Accolto ricorso associazioni ambientaliste e animaliste
Con ordinanza numero 04908/2010 della Sezione Prima Ter, il Tar Lazio ha accolto il ricorso delle associazioni animaliste e ambientaliste e ha stabilito, in sede cautelare, la non conformità di varie parti del calendario venatorio del Lazio, considerandolo, in caso di inottemperanza da parte della Regione, già di per sé riformato.
Nello specifico, a giudizio del Tar, nel calendario del Lazio risultano non conformi le chiusure troppo tardive della caccia ai tordi, ad alcune anatre e alla beccaccia. “Si tratta – spiegano gli ambientalisti – di divari ingenti, che comportano l’abbattimento o il disturbo di uccelli selvatici in periodi di migrazione prenuziale che risultano assolutamente vietati dalla direttiva comunitaria e dalla legge italiana, e per kasyno i quali la Corte di Giustizia europea ha chiesto un regime di protezione completo”.
L’ordinanza del Tar precisa inoltre che “in caso di inottemperanza dell’amministrazione regionale, l’attività venatoria dovrà ritenersi non consentita nei periodi compresi tra le date di chiusura proposte dall’Ispra e quelle, posticipate, previste nel calendario”. In altri termini, il calendario venatorio è stato già di per sé riformato dall’ordinanza del Tar e la stagione di caccia, per le varie specie interessate dal ricorso, è già da subito da ritenersi ridotta.
fonte: Apcom