Caccia in deroga: Veneto, l’assessore alla Caccia, Daniele Stival, scrive al Governo ed ai presidenti delle Camere sulla questione ISPRA; “l’istituto si sottrae ai propri compiti”.
“In altre parole – prosegue la lettera – non si può francamente accettare, stante la posizione di esclusività ed insindacabilità tecnico-scientifica che si è voluto riconoscere in capo all’Ispra in materia di caccia in deroga, il permanere di difficoltà operative dell’Istituto che si traducono di fatto nell’inapplicabilità della normativa nazionale e comunitaria pertinente”. Con queste premesse, l’Assessore alla Caccia del Veneto chiede che venga assicurato all’Ispra “ampio sostegno anche attraverso il riposizionamento della vigilanza sull’Istituto in capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, com’era in passato”; e che “si esca dall’attuale situazione di stallo attivando presso la Presidenza del Consiglio un tavolo tecnico specifico tra Regioni e Ministeri competenti, che consenta di individuare percorsi risolutivi per l’annosa problematica”.
“La materia della caccia – dice anche l’Assessore veneto – è così delicata e così condizionata da contrapposizioni ideologiche che necessita di strumenti conoscitivi al passo con i tempi, che evidentemente mancano. Non è una questione marginale – conclude l’esponente di Palazzo Balbi – perché riguarda il mantenimento, non solo nel Veneto, di forme tradizionali di caccia che vanno salvaguardate, pur nel rispetto dei principi di sostenibilità, in difesa di un mondo venatorio i cui diritti e le cui aspettative devono essere riconosciuti e poter concorrere, in Italia come in Europa, a progettare una fruizione compatibile delle risorse ambientali. Senza contare, infine, l’importante indotto economico, valutabile in miliardi di euro, che il settore innesca”.
28 maggio 2014
Daniele Stival – Regione Veneto