Gianni Fava, assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, ha commentato le ultime scelte dell’ISPRA in merito alla caccia in deroga a storni, fringuelli e peppole. L’Istituto ha dato un parere negativo a questo prelievo venatorio, anche se non è entrato nel merito della proposta regionale, limitandosi a parlare dell’assenza di soluzioni alternative. Fava ha quindi invitato il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, a spiegare la lettera inviata lo scorso 8 novembre, quella in cui si parlava delle regioni italiane legittimate ad attivare la caccia in deroga.
La Regione Lombardia ha ricordato il proprio contributo nel corso dei tavoli tecnici in merito a questi argomenti, un lavoro che l’assessore ha definito “buttato”, dato che l’ISPRA sembra voler escludere del tutto le deroghe. Il parere sottolinea come il concetto di “piccola quantità” non possa essere applicato alla maggior parte delle specie che fanno parte dell’ordine dei passeriformi, soprattutto quelle migratrici.
Per Fava questa precisazione equivale ad aver “gettato la maschera”, oltre a “un po’ di fumo da vendere ai cacciatori“. Il passaggio del parere relativo alle possibili sanzioni a carico dell’Italia è stato invece giudicato irrituale, anche perchè non si comprende più chi stia governando questa partita dal punto di vista politico.