In Puglia sarà possibile la caccia allo Storno durante l’attuale Stagione Venatoria 2015/2016. È quanto prevede un articolo unico approvato dal Consiglio regionale, a maggioranza e con il voto contrario dei consiglieri del M5S.
Secondo i proponenti della legge, Fabiano Amati, Donato Pentassuglia e Giandiego Gatta questa iniziativa legislativa si è resa necessaria a causa dei gravi danni che questi volatili creano ai raccolti ed altresì per limitare i danni igienico-sanitari.
La legge che autorizza al prelievo in deroga dello Sturnus vulgaris, è condizionata alla compatibilità con gli studi di monitoraggio sul fenomeno migratorio della specie, che saranno indicati con delibera di Giunta regionale. Ai fini dell’autorizzazione al prelievo, con l’approvazione di due proposte emendative a firma di Amati e del governo regionale, sono stati aggiunti i requisiti dell’acquisizione formale degli studi di monitoraggio e del relativo parere di cui alla legge regionale del 2007, che disciplina il regime di deroga.
L’approvazione di un altro emendamento proposto dal Governo ha determinato lo stanziamento della somma di 20mila euro da destinare agli adempimenti necessari all’attuazione delle disposizioni vigenti, come il monitoraggio e gli studi sul fenomeno migratorio dello Storno.
Contrari all’approvazione della deroga i consiglieri di M5S secondo i quali “Nessun dato giustifica un intervento d’emergenza”. “Abbiamo ribadito il nostro “NO” a fronte di nessun dato scientifico che allo stato attuale certifichi e giustifichi un intervento d’emergenza – dichiarano gli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle – Riteniamo che la problematica debba essere invece affrontata e risolta in maniera definitiva attraverso una pianificazione ed una programmazione che tenga conto di tutti i soggetti coinvolti”.
“E’ importante – proseguono i pentastellati – coordinare strettamente le azioni su di un’area vasta, tra ambiente urbano e ambiente rurale ed è quanto mai urgente, di conseguenza, prevedere la realizzazione di un piano d’azione regionale che valuti il corretto modo di operare e gestire le varie realtà territoriali; solo a seguito di tale piano si potrebbe eventualmente anche discutere di una caccia in deroga”.
“Vigileremo affinché il testo approvato possa eventualmente trovare la sua attuazione solo nel pieno rispetto delle normative vigenti ed in particolare – concludono – dell’art. 9 della direttiva europea 2009/147/CE che prevede il prelievo in deroga ‘sempre che non vi siano altre soluzioni soddisfacenti’”.
( 30 settembre 2015 )
Regione Puglia