Caccia in deroga: Regione Lazio, approvata in Consiglio la proposta di legge regionale contenente disposizioni sulla caccia in deroga.
Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato a maggioranza la proposta di legge regionale n.335 del 2012 contenente “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi europei e per l’esecuzione della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 15 luglio 2012. Modifiche alla Legge Regionale 2 maggio 1995 n.17 – Norme per la tutela della fauna selvatica e la gestione programmata dell’esercizio venatorio e successive modifiche”.
Con la nuova normativa la Regione Lazio intende evitare l’eventualità di sanzioni da parte dell’Unione Europea; ha infatti spiegato in merito il Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese, “Abbiamo evitato una sanzione dalla Corte di Giustizia europea che aveva ritenuto non fossero sufficientemente motivate le deroghe inserite dalla legge regionale sulla gestione programmata dell’esercizio venatorio e la tutela della fauna selvatica e che stava per avviare una procedura di infrazione nei nostri confronti”.
Continuando ha affermato Abbruzzese “Questa legge, nella quale sono state inserite le motivazioni richieste e fatte le opportune modifiche ci consente quindi di superare i rilievi sollevati dall’UE e di permettere l’esercizio venatorio, in modo eccezionale e temporaneo, di alcune specie di fauna selvatica normalmente non cacciabili.”
Ha infine concluso il presidente Abbruzzese, “Certo è che si ravvisa la necessità di una revisione più generale dell’attività venatoria nella nostra regione, nell’interesse dei tanti appassionati, ma anche della tutela ambientale della fauna locale. Questo perché è giusto e ormai non più procrastinabile un allineamento alle Direttive europee in materia”.
Anche l’assessore alle Politiche agricole Angela Birindelli intervenendo sulla questione ha spiegato, “La modifica ha lo scopo di superare le censure mosse alla normativa regionale dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea. La normativa vigente, infatti, consente il prelievo in deroga di alcune specie di fauna selvatica normalmente non cacciabili durante la stagione venatoria e, nonostante sia stata modificata dalla legge 26/2007, a parere della Corte di giustizia ancora non soddisfa i requisiti previsti dalla Direttiva comunitaria sulla conservazione degli uccelli selvatici”.
In particolare la nuova normativa regionale approvata dal Consiglio va a sostituire l’articolo 35 bis della legge 17/95 evidenziando, nella nuova formulazione, il carattere eccezionale e temporaneo degli atti autorizzativi per il prelievo venatorio in deroga; inoltre la nuova proposta di legge chiarisce che la Giunta Regionale costituisce l’Autorità competente per dichiarare l’eventuale sussistenza delle condizioni per la l’autorizzazione alle deroghe delineando il ruolo delle Province in tali procedure ed inserisce una forma di salvaguardia per quelle specie che si trovano in condizioni di criticità per consistenza numerica.
Sulla questione il Presidente della Commissione Agricoltura, Francesco Battistoni, è intervenuto spiegando che “Si tratta di modifiche prettamente tecniche che recepiscono le indicazioni della Comunità Europea, dal momento che è in corso un procedimento di infrazione”.
Proseguendo ha precisato Battistoni, che “con questa legge andiamo a sanare un vulnus, ma la legge 17/95 necessiterà di una revisione complessiva per poter essere adeguata ai cambiamenti che in questi anni hanno interessato l’attività venatoria”.
Allo stesso modo il consigliere regionale Roberto Carlino, ha voluto evidenziare il “carattere di urgenza del provvedimento, per evitare la procedura infrazione dell’Unione europea e le relative sanzioni economiche”.
Più critico invece il commento del vicepresidente della Commissione Agricoltura, Mario Perilli, che ha affermato, “Oggi introduciamo alcune modifiche tecniche ma non affrontiamo questioni che invece meriterebbero di essere prese in considerazione: il Piano faunistico regionale, il calendario venatorio 2012, il monitoraggio del funzionamento degli Ambiti Territoriali di Caccia”.