Caccia in Deroga: niente da fare per la caccia in deroga in Lombardia, vietata la caccia di pispola, frosone, peppola, storno, prispolone e fringuello. Via libera invece ai richiami vivi.
In Lombardia per quest’anno niente caccia in deroga alle specie pispola, frosone, peppola, storno, prispolone e fringuello. Il Consiglio regionale ha infatti approvato a scrutinio segreto con 39 voti favorevoli, 24 contrari e una astensione la pregiudiziale presentata dal Capogruppo dell’Idv Stefano Zamponi, insieme a Chiara Cremonesi (Sel), con la quale si chiedeva di non trattare il provvedimento che settimana scorsa era stato invece licenziato all’unanimità in Commissione Agricoltura.
Maggioranza divisa sul voto con la Lega, tra i promotori del progetto di legge, che parla di “tradimento da parte del Pdl”. Proprio il capogruppo Pdl Paolo Valentini aveva chiesto che l’aula si esprimesse con voto segreto.
L’Assemblea lombarda ha invece dato via libera al provvedimento (relatore Dario Bianchi della Lega Nord) che consente l’utilizzo di richiami vivi della stessa specie, purchè provenienti da allevamenti in cattività o precedentemente catturati e inanellati dalle Province, e dalle stesse distribuite ai cacciatori. Come richiesto dal relatore, la legge ha procedura d’urgenza e entrera’ in vigore gia’ il giorno successivo alla sua pubblicazione sul Burl.
Intanto doppio presidio questa mattina davanti al Pirellone, sede della Regione Lombardia. Da una parte un centinaio di cacciatori si erano dati appuntamento per sostenere la discussione dei progetti di legge in Consiglio regionale sullla caccia in deroga e sulle catture con uso di richiami vivi. Dall’altra qualche decina di animalisti della Lac che si opponevano agli stessi provvedimenti.
Al presidio degli appassionati di caccia partecipavano anche i rappresentanti di Federcaccia, Acl, Liberacaccia, Confavi e Enalcaccia. Tra i presenti anche il leghista Alessandro Morelli, assessore al Turismo, Identità e Marketing territoriale del Comune di Milano.“I cacciatori italiani – si legge in un volantino firmato dall’Anuu – chiedono solo rispetto e di poter godere degli stessi diritti e degli stessi doveri dei loro colleghi europei grazie a una nuova legge che corregga le storture attuali”.
Reso noto l’esito, forte è stata la delusione dei cacciatori, mentre Paola Brambilla, presidente del Wwf ha subito commentato: “Una comunicazione positiva che arriva nell’anno della biodiversità, tematica molto sentita anche dall’amministrazione regionale”.