Tra l’altro, poco prima anche la Corte di Giustizia della Commissione Europea aveva stabilito che una direttiva non può avere come effetto l’aggravamento della responsabilità penale degli imputati, a prescindere dalla legge interna di uno stato membro.
Il Tribunale veronese ha assolto i cacciatori tenendo conto anche di una sentenza del 2010 della Corte Costituzionale, in base a cui l’efficacia di una direttiva viene ammessa soltanto se da questo testo dipende un diritto riconosciuto al cittadino. Questo vuol dire che i cacciatori imputati avevano svolto l’attività venatoria nel rispetto della legge vigente: allo stesso tempo non si può far derivare dalle leggi comunitarie delle responsabilità a carico dei singoli, tra l’altro anche in maniera retroattiva.