Storno – Caccia in deroga: Le Province di Pistoia, Pisa e Firenze il 20 maggio 2011 hanno organizzato, in collaborazione con la Regione Toscana, un interessante convegno sulle prospettive per il prelievo in deroga dello storno.
Durante la mattinata di lavori, svoltisi presso l’Auditorium di Larciano (Pt), dopo i saluti istituzionali aperti dal Sindaco di Larciano, sono intervenuti numerosi tecnici del settore ognuno dei quali portatore di alcune riflessioni tecniche e personali, nell’ordine: Marco Ferretti (Provincia di Pistoia), Vito Lazzarone (Provincia di Pisa), Federico Merli (Provincia di Firenze), Alessandro Andreotti (Funzionario ISPRA), Paolo Banti (Dirigente del Settore Fauna Regione Toscana), con ulteriori contributi portati dai rappresentanti delle Regioni Emilia Romagna, Umbria, Marche e Puglia.
Nel pomeriggio è stata organizzata la “tavola rotonda” moderata da Luca Patrignani (Radio Rai) con la partecipazione del Presidente Federcaccia Gianluca Dall’Olio, del Presidente Libera Caccia Paolo Sparvoli, di Andrea Trenti membro del Comitato Esecutivo ANUUMigratoristi, di Fabio Lupi rappresentante Arci Caccia, di Carlo Maltagliati del CPE, di Montagnani del CPA, di Riccardo Andreini della Coldiretti, di Sandro Orlandini della CIA, del Direttore dell’ISPRA Silvano Toso e infine degli On. Angelo Zucchi, Vice Presidente Commissione Agricoltura della Camera e Gianni Salvatori, Assessore Regione Toscana.
Le associazioni venatorie e agricole hanno sottolineato l’importanza dell’inserimento dello storno tra le specie cacciabili o perlomeno tra quelle prelevabili in deroga, sia per i danni certificati alle produzioni agricole sia per il valore della caccia tradizionale a questa specie, considerando che in tutti gli altri Paesi del Mediterraneo si tratta di una specie normalmente cacciabile.
I rappresentanti dei cacciatori, agricoltori e le istituzioni presenti ai vari livelli, hanno sottoscritto un documento d’intesa indirizzato alla Presidenza del Consiglio. Dopo la firma del Ministro delle Politiche Agricole (considerato il parere favorevole tecnico-scientifico dell’ISPRA, i danni certificati all’agricoltura e il pericolo per la salute nelle città, nonché l’importanza culturale della caccia tradizionale come avviene in altri Stati membri dell’UE), è necessario sostenere con convinzione l’iter legislativo presso la Commissione Europea per la reintroduzione dello storno nell’elenco delle specie cacciabili in Italia fin dalla prossima stagione venatoria.
“Un momento di condivisione molto importante fra il mondo venatorio, agricolo e istituzionale per chiedere con forza l’inserimento dello storno tra le specie cacciabili in Italia – sottolinea Andrea Trenti, Responsabile Cacce tradizionali ANUU – i danni certificati alle produzioni agricole unitamente all’importanza popolare della caccia tradizionale devono ridare ai cacciatori la possibilità del prelievo dello storno così come avviene in tutti gli altri Paesi del Mediterraneo europeo”.
“Nel febbraio 2011 l’ISPRA ha finalmente dichiarato che esistono le condizioni affinché lo Storno possa essere cacciato in Italia – conclude Trenti – e se vi aggiungiamo che la specie in oggetto è già cacciata in Francia, Spagna, Grecia, Malta, Cipro, Portogallo, Ungheria, Romania e Bulgaria chiediamo con forza alle Istituzioni nazionali di avviare le azioni necessarie a livello comunitario per inserire lo storno tra le specie cacciabili superando le procedure di deroga dell’art.9 comma 1 lettera a) e c) della 147/2009/CEE ).”
Fonte: ANUU