Caccia in Campania: con una propria lettera CONF.A.V.I. Campania chiede chiarimenti alla Regione in merito alla normativa regionale che disciplina la programmazione e la gestione faunistico-venatoria.
CONF.A.V.I. Campania, con una propria missiva indirizzata alla Regione, al Presidente di Giunta ed al Presidente del Consiglio regionale, chiede chiarimenti in merito alla normativa regionale che disciplina la programmazione e gestione faunistico-venatoria in Campania con diffida ad adempiere.
Di seguito pubblichiamo il testo della lettera di CONF.A.V.I. alla Regione Campania:
“OGGETTO: Richiesta chiarimenti sulla applicazione e regolamentazione della legge del 9 agosto 2012 n. 26, pubblicata sul BURC n. 52 del 13 agosto 2012 che disciplina la programmazione e gestione faunistico-venatoria in Campania – Diffida ad adempiere.
Regione Campania
Dott. Stefano Caldoro – Presidente di Giunta
Dott. Paolo Romano – Presidente del Consiglio
Illustrissimi Presidenti,
in riferimento a quanto in oggetto, siamo a chiederVi, a tempo debito, quali provvedimenti siano stati presi o intendiate prendere per dirimere le innumerevoli “incongruità” contenute nella legge regionale su richiamata e che hanno impedito, nella stagione venatoria 2012/2013, a migliaia di cacciatori campani di svolgere l’attività venatoria, pur essendosi attenuti scrupolosamente a quanto sancito dalla legge stessa ma che di fatto è risultata essere, in gran parte, lettera morta.
Al riguardo crediamo, sotto un profilo generalistico, che sia diritto di tutti i cittadini (quindi anche per i cacciatori) di conoscere quali siano le normative applicate e da osservare nella quotidianità del vivere civile, non fosse altro per un mero concetto che si rifà ad un semplice principio quale quello della certezza del diritto, che sembra, viceversa, invece sfuggire alle Istituzioni Campane.
Infatti, tra una serie di corsi e contro-ricorsi, date prese dal libro della Smorfia (l’art. 36 riporta solennemente che chi avesse voluto svolgere l’attività venatoria all’avifauna migratoria su tutto il territorio regionale avrebbe dovuto procedere ad un versamento a favore della Regione entro e non oltre il 30 giugno, peccato, piccolo scivolone, che la legge è stata approvata il 9 agosto e pubblicata sul Burc – e quindi resa efficace ed esplicativa di effetti giuridici – il 13 agosto.
Tale fatto ha reso impraticabile oggettivamente, almeno che non si fosse posseduta una macchina del tempo per tornare indietro di 44 giorni, il dettato legislativo) e richiami di incostituzionalità (dichiarati tali anche dal Consiglio dei Ministri in data 4 ottobre 2012) i cacciatori campani non hanno potuto godere di quella certezza del diritto che viceversa gli spettava, non come elemosina calata dall’alto ma come inalienabile diritto dell’uomo sancito dalla Costituzione Italiana.
Ora, alle porte di nuove incombenze (quali: la richiesta di un nuovo A.T.C. per l’annata venatoria 2013/2014 da richiedersi dal 1° febbraio c.a. ed al su richiamato articolo che prevede, sprezzante, che per usufruire del diritto di cacciare la migratoria sia necessario versare anticipatamente, entro il 30 giugno, la relativa quota) Vi chiediamo con cortese ma ferma sollecitudine di volerci rendere edotti dei provvedimenti che intenderete prendere affinché siano risolte, in tempi brevi, tutte le lacune, incongruenze, irregolarità e illegittimità contenute nella L.R. n. 26 del 9 agosto 2012, affinché, finalmente, sulla scorta del rispetto del principio della CERTEZZA DEL DIRITTO i cacciatori campani possano essere messi in grado di decidere autonomamente e liberamente se svolgere o meno l’attività venatoria nell’anno 2013 e non pagare centinaia di euro con promesse estemporanee, per poi trovarsi per l’ennesima volta in un turbinio di incertezze tali da impedirgli di svolgere l’attività venatoria. Certezza, quindi, di fatti concreti.
In tale ottica, ci permettiamo di rammentarVI che la stessa legge regionale all’art. 24 statuisce: “La Giunta regionale, sentito l’ISPRA ed il CTFVR di cui all’articolo 8, entro e non oltre il 15 giugno, pubblica il calendario regionale ed il regolamento relativo all’intera annata venatoria…” Sarà, quindi, ne siamo certi, Vostra cura e premura, per la prima volta in decenni di gestione venatoria, rispettare quanto da Voi stessi deliberato e provvederete a promulgare il Calendario Venatorio, per la stagione 2013/2014, entro e non oltre il 15 giugno.
Nel rispetto delle leggi, per dare certezza del diritto a chi è tenuto ad ossequiarle e per evitare ricorsi fatti ad arte da chi, approfittando di emanazioni ritardate del Calendario Venatorio, sfrutta queste mancanze per rivolgersi puntualmente al TAR il 31 agosto (alle porte dell’apertura della caccia) al solo scopo di creare ostacoli e malumori in capo a chi, viceversa, svolge l’attività venatoria con amore e passione.
Detto ciò, Vi diffidiamo a compiere, nel rispetto della tempistica prevista dalla legge, a tutti gli adempimenti legislativi a voi addebitabili e di svolgere tutte le funzioni di controllo, gestione, pianificazione e programmazione proprie dei Vostri Uffici.
Senza ulteriori avvisi, Vi riterremo responsabili di ogni eventuale danno, morale o materiale, subito dai cacciatori per la Vostra inerzia, negligenza o inadempienza e Vi comunichiamo, fin da subito, che se sarà necessario ci rivolgeremo alla Magistratura (civile e/o penale) per veder rispettare e tutelare i diritti dei nostri associati.
Distinti Saluti.
Gino Melfi Presidente
CONF.A.V.I. Campania
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( 18 Gennaio 2013 )