CACCIA: Il Comitato di Gestione dell’ATC CZ1 ha annullato le gare per i ripopolamenti di selvaggina per l’anno in corso.
Ha prevalso, infatti, la linea della programmazione espressa, a chiare lettere, in seno al comitato da Federcaccia, Libera Caccia ed Arcicaccia, linea tesa ad un cambiamento virtuoso nella gestione dell’ATC nell’esclusivo interesse dei cacciatori.
Le associazioni appena citate sostengono che “per effettuare dei buoni ripopolamenti non si debba spendere, in quantità industriale, il denaro versato dai cacciatori e nulla più, ma che sulla scorta dell’esperienza, ormai ultra decennale, degli ATC dell’Italia Settentrionale, sia necessario porre la fase dell’immissione della selvaggina come ultimo tassello di un’attività di programmazione che passa attraverso una serie di attività preliminari quali la creazione di zone di ripopolamento e cattura, l’identificazione delle zone vocate per ogni singola specie, interventi mirati e studiati di miglioramento ambientale con limitazione di concimi nocivi alle specie, monitoraggio delle stesse, bonifica del territorio dai predatori e lanci e monitoraggio dei selvatici nei tempi giusti.
Pensare di poter risolvere il problema dell’assenza di selvaggina stanziale sul territorio con ripopolamenti di massa effettuati senza il rispetto dei tempi di immissione, in territori ostili, zeppi di predatori e non ambientalmente preparati ad accoglierla è il modo migliore- sostengono Fidc, Libera Caccia e Arcicaccia – per sperperare inutilmente e colpevolmente il denaro dei cacciatori senza ottenere il benché minimo risultato. In campo venatorio, infatti, non vige il principio che “chi più spende meglio spende!”
L’annullamento delle gare da parte dell’ATC rappresenta secondo le suddette associazioni, un passo importante ed una presa di coscienza, seppur tardiva ed indotta da circostanze contingenti, circa l’inutilità e la vetustà di un certo modo di operare in campo venatorio che, ad oggi non ha più ragion d’essere.
A tal proposito, Federcaccia Libera Caccia ed Arcicaccia tengono a precisare che “a differenza di quanto qualcuno vorrebbe strumentalmente far intendere, non sono affatto ostili nè contrarie ai ripopolamenti, ci mancherebbe altro, anzi sono a favore degli stessi.
Ciò che francamente era inaccettabile è il metodo scelto dal Comitato di Gestione CZ1 per effettuarli, metodo che non poggiava su alcun dato scientifico e programmatico e non trovava riscontro in alcuna altra parte d’Italia. Le proposte di Federcaccia, Libera Caccia ed Arcicaccia, orientate nel senso di una corretta, adeguata e responsabile programmazione erano state, infatti, arrogantemente disattese dal Comitato di Gestione che contro il volere della maggioranza dei cacciatori rappresentati dall’Assemblea dei Soci dell’ATC CZ1 e le argomentazioni normative espresse dal Dirigente Provinciale del Settore, aveva deciso di continuare sulla linea dell’improvvisazione.
Le associazioni, però, chiariscono che questo è solo il primo passo. “Ci preme far capire a chi gestisce la caccia ed a coloro i quali la vivono con passione quanto necessario sia dare spazio alla progettazione per evitare ciò che da anni ormai accade: ripopolamenti di massa e nessun risultato concreto perché di tutti i selvatici immessi sul territorio nulla verrà ritrovato e soprattutto nessuna specie sarà in grado di riprodursi.
Tutto ciò in barba alla corretta gestione del territorio ed alle speranze dei cacciatori. L’obiettivo a cui deve tendere l’ATC CZ1 non è quello di ripopolare, ma di reintrodurre su un territorio preventivamente preparato e curato ed in zone realmente vocate, selvaggina che non solo sopravviva (sarebbe già un risultato incoraggiante), ma che si riproduca esattamente come accade nei virtuosi ATC dell’Italia Settentrionale”.
Tutto ciò, per Federcaccia, Libera Caccia ed Arcicaccia è possibile e soprattutto improcrastinabile.
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