È polemica nel Parco alto Garda bresciano a poche settimane dall’inizio della stagione di caccia al cinghiale con il metodo della braccata, periodo che va da ottobre a dicembre. Motivo del contendere tra cacciatori di selezione e colleghi della braccata (in gruppo con l’ausilio dei cani) è il numero previsto di cinghiali da abbattere.
Dopo nemmeno un paio di mesi dall’entrata in vigore (il 12 giugno) della legge regionale che autorizza il prelievo in selezione tutto l’anno, lo stock annuo di 117 capi assegnato ai selezionatori era già stato raggiunto e chi auspicava aggiunte non le avute ancora: «In considerazione dei danni da cinghiale sul territorio e dell’allarme sociale per i residenti – scrivono i cacciatori di selezione dell’alto Garda alla Regione Lombardia, alla Comunità Parco e per conoscenza al Comprensorio di caccia C8 – esprimiamo perplessità sulla gestione del prelievo dei cinghiali da parte del Comprensorio (Brescia Oggi).