Come riferito da Luca Garibaldi, consigliere regionale e vicepresidente della IV Commissione Ambiente, la Regione non voleva rendere permanente il provvedimento in modo tale da contrastare la presenza dei cinghiali (fino a non molto tempo fa l’attività dei cacciatori era limitati ai residenti). Gli Uffici Regionali hanno liquidato la questione con una semplice incomprensione.
L’espressione “stralcio definitivo” non deve essere interpretata in maniera sbagliata, significa soltanto che l’ente locale non se ne occuperà più e affiderà tutto al Parco di Portofino. Gli stessi uffici sono ora pronti a spiegare meglio i contenuti della delibera. Prima della firma del decreto per la nascita del parco nazionale ci sarà un incontro al Ministero dell’Ambiente che coinvolgerà l’assessore all’Agricoltura, Stefano Mai, i tecnici dell’ISPRA, il presidente del Parco e i sindaci di Camogli e Portofino.