Dino Pepe, assessore all’Agricoltura della Regione Abruzzo, ha replicato all’ipotesi del Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che vorrebbe sospendere la caccia di domenica. Secondo Pepe si tratta di una proposta priva di riflessioni, visto che in questi giorni bisognerebbe mettere via gli interessi di parte. L’assessore ha anche ricordato come il calendario venatorio sia la sintesi di interessi diversi, sia quelli del mondo venatorio che di quello ambientalista. Pepe è convinto che gli incidenti di caccia siano una realtà a causa della pericolosità delle armi usate, ma vietare la caccia domenicale non cambierebbe nulla.
Un’altra precisazione dell’assessore regionale ha riguardato il senso vero e proprio dell’attività venatoria. Per Pepe la caccia può anche essere controversa, ma sempre utile a mantenere gli equilibri dal punto di vista faunistico. Ecco come prosegue la sua nota: “Dobbiamo comprendere che cacciare i cinghiali significa anche rendere più sicure le nostre strade, riducendo il rischio di incidenti stradali provocati dal loro attraversamento e riducendo anche il numero delle conseguenti vittime e feriti.
Significa rendere più sicuro e dignitoso il lavoro degli uomini nei campi, sminuito e vanificato dai danni provocati principalmente da questo ungulato; significa proteggere e tutelare gli ambienti naturali, alcuni delicatissimi, sempre più devastati da orde di cinghiali; significa infine, contrarre la spesa pubblica necessaria per il ristoro dei gravi danni provocati da tutta la fauna selvatica e principalmente da questo invasivo ungulato. Queste sono solo alcune delle tematiche da affrontare quando si analizza nella sua interezza un fenomeno, per approdare attraverso un dibattito costruttivo, a misure equilibrate e condivise”.