Caccia: Francesco Bigiotti, sindaco del comune di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, ha reso noto il proprio sostegno per i cacciatori locali e le problematiche del mondo venatorio.
“Il nostro obiettivo, come amministrazione, è incentrato sulla promozione e sull’offerta di nuove opportunità per la crescita del territorio. Proprio per questo è nostra intenzione sostenere e qualificare l’attività venatoria dei cacciatori nostri concittadini”. Il sindaco del comune di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, Francesco Bigiotti, ha affermato, “Il nostro obiettivo, come amministrazione, è incentrato sulla promozione e sull’offerta di nuove opportunità per la crescita del territorio. Proprio per questo è nostra intenzione sostenere e qualificare l’attività venatoria dei cacciatori nostri concittadini”.
A seguito della scadenza delle concessioni di tutte la aziende faunistiche venatorie della provincia di Viterbo per l’anno 2014 alcuni proprietari e conduttori dei terreni ricadenti nell’Azienda Faunistica Venatoria di Carbonara hanno revocato il rinnovo della concessione.
I cacciatori del Comune di Bagnoregio ringraziano il sindaco Francesco Bigiotti, il presidente dell’Ente Fondazione Agosti Franco Manzi e altri dieci proprietari dei terreni dell’Azienda che hanno reso possibile liberare, a favore di tutti i cacciatori bagnoresi, parte del territorio di notevole interesse venatorio riservato a gestione privata da oltre 50 anni.
“Con ben 11 mesi di anticipo, dallo scadere della decennale concessione – spiega il sindaco Francesco Bigiotti – abbiamo deciso di mettere a disposizione di tutti i cacciatori, rendendolo zona di caccia libera, il territorio di proprietà comunale che verrà così liberato dal vincolo della riserva, consapevoli che questa decisione non porterà alcun danno nemmeno al concessionario, vista la grande estensione complessiva di tutta la riserva stessa”.
Una decisione dunque, quella del sindaco Bigiotti e della sua giunta, che dimostra un atto di grande disponibilità e generosità nei confronti della categoria di quei cacciatori che, pure avendo grande passione per questa disciplina, non possono permettersi costose quote di caccia in riserva.
19 febbraio 2013
Fonte: OrvietoSi