Il mese di agosto non era stato uno dei più semplici per la caccia trentina e tutti i praticanti. Il Tribunale Amministrativo Regionale aveva infatti deciso di sospendere il calendario venatorio 2018-2019 accogliendo il ricorso del Movimento 5 Stelle. Secondo i giudici, infatti, i cacciatori di Trento dovevano scegliere la forma di caccia da praticare, vale a dire quella vagante oppure quella da appostamento fisso. La Provincia aveva quindi presentato ricorso e si è arrivati fino al Consiglio di Stato.
Oggi quest’ultimo ha dato ragione ai cacciatori, visto che non ci sarà più nessuna scelta ma l’opportunità di esercitare entrambi i prelievi venatori. I Capannisti Trentini si sono detti molto soddisfatti da questa sentenza, anche perchè fino ad ora erano stati danneggiati dalla scelta del TAR di qualche mese fa. Roberto Paccher, numero uno della categoria, si era subito scagliato contro il provvedimento e ora può tirare un sospiro di sollievo.
Come ha precisato lo stesso presidente, altre discriminazioni non saranno accettate in futuro, inoltre ci sarà sempre il ricorso a ogni mezzo per tutelare la caccia, i cacciatori e i capannisti del Trentino. La situazione si è risolta nel migliore dei modi dopo un’estate bollente non soltanto per le temperature elevate.