Ecco cosa hanno scritto i giudici per motivare la loro decisione: “Le questioni in contestazione, correlate ad accertamenti e valutazioni specialistiche, richiedono un approfondimento sul piano istruttorio, al fine di delibare il grado di attendibilità delle scelte compiute dalla Regione in difformità rispetto al parere dell’ISPRA; occorre disporre una consulenza tecnica d’ufficio”.
Tutto questo significa che un esperto dovrà analizzare i motivi per cui la Regione Sicilia ha indicato l’aumento dei periodi di caccia ad alcune specie nel proprio calendario, autorizzando il prelievo del coniglio selvatico a fronte di una diminuzione della popolazione. L’ISPRA aveva bocciato il testo proprio su questi punti. Le associazioni ambientaliste e animaliste hanno ovviamente esultato per la sentenza del Consiglio in attesa che l’esperto nominato produca la propria relazione sulla caccia in Sicilia.