Federcaccia Sardegna ha diffuso il seguente comunicato. Abbiamo difeso lo stesso anche in grado di appello pur sapendo che l’ordinanza collegiale ci avrebbe dato torto, dati il senso e le affermazioni di quella monocratica, ma la cosa peggiore è avvenuta nella riunione del 10 ottobre del Comitato Faunistico, quando l’Assessorato si è schierato contro di noi sostenendo una causale non credibile e cioè un fantomatico, non precisato a nostra domanda, parere negativo dell’Ufficio legale, che ha certamente influito sulla successiva votazione. Noi, in base all’ultimo parere Ispra, abbiamo chiesto una giornata alla pernice ed alla lepre od una mezza giornata, che servisse anche da test per una base di dati sul prelievo, sostenuti dai colleghi delle altre associazioni.
Parere Ispra protocollato il 4 ottobre e che noi abbiamo potuto vedere il giorno della riunione. Parere che non ha niente di equivoco ma conta di una parte critica e di un suggerimento finale per l’utilizzo di una mezza giornata alla pernice e lepre. Apprezziamo ancora una volta il comportamento dell’Università di Sassari, che si è astenuta in una votazione importante per il principio più che per la sostanza. Le province presenti sono andate a rimorchio dell’Assessorato.
A questo punto non rimane che attendere la conclusione politica della legislatura, che possa rinnovare un sistema che per due anni ci ha privato della caccia alla nobile stanziale, pur ridotta al minimo, stante l’inefficienza politica nell’applicazione della Legge Sarda. Concludiamo ricordando all’Assessorato, ma soltanto pro forma, che il Comitato ha una duplice funzione, deliberativa per il calendario venatorio e consultiva per tutto il resto, funzione quest’ultima mai utilizzata.