Diversi tiratori sportivi e cacciatori che sono residenti nella Repubblica di San Marino si sono fatti avanti per chiedere delucidazioni su un argomento piuttosto “spinoso”. Si tratta del trasporto delle armi dallo stesso territorio del Titano in Italia, un chiarimento che deve giungere dallo Stato. Il gruppo ha spiegato come siano 4500 i cittadini sanmarinesi che nutrono la passione per le armi, ma che al tempo stesso si trovano in difficoltà per colpa dei dubbi sulla questione, oltre alle conseguenze gravi che si corrono quando si entra in territorio italiano con un’arma al seguito.
Le incertezze principali sono legate alla documentazione che ogni cacciatore deve portare con sè, oltre a una serie di fattori relativi al transito dell’arma stessa. La stagione venatoria sanmarinese inizia il 1° settembre e termina il 10 febbraio dell’anno successivo. Alcune specie come verdone e fringuello (vietate in Italia) possono essere prelevate nella Repubblica. Una precisazione importante sul trasporto delle armi nel nostro paese si è avuto lo scorso mese di maggio.
Due cacciatori residenti a Ischia sono stati assolti dalle accuse di esercizio di attività venatoria in periodo di caccia chiusa. Secondo questa sentenza le armi possono essere portate anche nei periodi in cui è in vigore il silenzio venatorio. Tutto era nato da un controllo effettuato nel 2015, quando due agenti di Polizia stavano effettuando alcuni servizi antibracconaggio nell’isola e si accorsero di un fuoristrada con due persone a bordo.