Caccia: Frosinone, verso la co-gestione della fauna nelle aree pre-parco nel Parco Nazionale d’Abbruzzo, Lazio e Molise. Patrizi: “La collaborazione è produttiva, avanti cosi”.
In tale ottica, gli argomenti trattati sono andati dalla indiscussa necessità della conservazione dell’orso marsicano, emblema del parco, alla caccia di selezione verso le specie emergenti capriolo e cervo, presenti con una rilevante consistenza, come provato dai censimenti degli ultimi sei anni già realizzati dall’ATC Fr 1, passando poi al monitoraggio del lupo e dell’eventuale impatto della caccia tradizionale sulle specie protette, con il comune intento di continuare su questa strada anche con la partecipazione dei responsabili del Parco alle prossime operazioni di censimento e monitoraggio. Inoltre, si è anche affrontato l’importante aspetto della crescita culturale dei cacciatori che, grazie a specifici corsi di formazione, potranno migliorare sia le loro conoscenze della gestione e del monitoraggio che le competenze tecniche.
“Esprimo viva soddisfazione – ha affermato il Commissario Straordinario della Provincia di Frosinone, Giuseppe Patrizi – per la constatazione della espressa volontà di tutti i soggetti interessati ad una esplicita collaborazione costruttiva e razionale, per una sempre più moderna gestione dell’inestimabile patrimonio faunistico dell’area Pre-Parco, come anche nelle altre zone di competenza pubblica. Come in tutti gli ambiti, è la collaborazione tra le parti, secondo un processo di analisi e poi di programmazione degli interventi, senza preclusioni preconcette, a produrre i migliori effetti”.
Infine Patrizi ha concluso, “Esorto tutte le parti in causa, alle cui mani è affidato il difficile compito di gestire le attività venatorie e, indirettamente, la cura delle nostre aree boschive e naturali per le quali le moderne considerazioni del cacciatore lo descrivono come uno tra i primi interessati al mantenimento della salubrità e della naturalezza, a continuare su questa strada. Programmare dei corsi in tal senso per gli amanti dell’attività venatoria, onde migliorarne le competenze, è compito importantissimo e certamente di grande utilità”.
19 giugno 2013
Fonte: CiociariaOggi