Bracconaggio: “Volevano catturare uccelli selvatici con la tecnica del vischio, ma sono rimasti invischiati dalla Polizia Provinciale”.
Titolavano così i giornali nel dicembre del 2012, quando si concluse l’Operazione “Birdlime” della Polizia provinciale. Operazione conclusa con la denuncia alla Procura della Repubblica di Ferrara di tre persone, provenienti dal Veneto, per i reati di esercizio della caccia nei parchi naturali regionali, cattura di fringillidi in numero superiore a cinque, esercizio della caccia con mezzi vietati, ossia il vischio e con richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico, in un ambito protetto quale è il Parco del Delta del Po.
Gli agenti in pattuglia al Lido degli Estensi, avevano notato tre uomini aggirarsi tra le dune, spargendo a terra del mangime. Nascosti fra le dune, gli uomini in divisa della Polizia provinciale rinvenivano un richiamo acustico elettromagnetico (il cui utilizzo è vietato dalle norme in materia di caccia), del vischio, del diluente per eliminare residui di colla, del mangime e numerosissimi bastoncini di legno intrisi di vischio. In una gabbietta erano stati ritrovati anche 15 cardellini, piccoli uccelli dal piumaggio colorato appartenente alla famiglia dei Fringillidi.
Le tre persone sono state indagate, in concorso fra loro, per i cinque reati. Il Tribunale di Ferrara ha ora condannato con la pena detentiva – sostituita con la libertà controllata per due mesi -, oltre a 600 euro per ognuno dei tre imputati e l’ordine di distruzione di tutto il materiale sequestrato, poiché la restituzione potrebbe agevolare la commissione di ulteriori reati. “Ringrazio i colleghi – dichiara il comandante della polizia provinciale, Claudio Castagnoli – per l’impegno nella difesa del rispetto delle regole e nella tutela degli animali, specie se catturati illegalmente con tecniche barbare come quelle rinvenute”.
La Nuova Ferrara
16.10.2014