La preapertura della stagione venatoria pare sia stata stata un flop; pochi cacciatori, solamente il 5% ha già sparato. Tutto a causa delle numerose restrizioni sulle specie abbattibili che hanno finito per scoraggiare gli appassionati.
2 settembre 2011 – Caccia al via per le oltre 29mila doppiette bresciane. Ieri è scattata infatti la cosidetta preapertura della stagione venatoria che consentirà ai cacciatori bresciani, unici in Lombardia, di utilizzare 4 giorni (ieri, domenica e poi giovedì e domenica della prossima settimana) di appostamento per abbattere tortore, merli e cornacchie. Il via vero e proprio scatterà invece il prossimo 18 settembre per concludersi il 30 gennaio. Soddisfatti sono indubbiamente i cacciatori che, dopo le proteste della scorsa stagione hanno ottenuto un’importante apertura.
«La decisione della Provincia di Brescia non può che essere accolta con soddisfazione — riconosce il presidente della sezione bresciana di Federcaccia Marco Bruni — la politica ha capito che i cacciatori non possono essere soltanto vessati. Le proteste della scorsa stagione hanno aperto gli occhi alla politica locale che ha avuto paura di perdere un importante bacino di consensi come quello dei cacciatori, in vista delle prossime elezioni provinciali. Ora è il turno della Regione che dopo aver approvato il prelievo in deroga per il 2011 deve mettere mano alla legge regionale».
Per il Presidente Bruni la preapertura vedrà coinvolti pochi cacciatori: «Intorno al 5% — prevede — visto l’esiguo numero di animali cacciabili in questa fase». Rassicurazioni che non soddisfano le associazioni animaliste già sul piede di guerra. Per Paola Brambilla presidente regionale del Wwf la scelta della Provincia di Brescia di attuare le pre-apertura rappresenta un danno. «Oltre alla crescente urbanizzazione la fauna selvatica durante l’estate ha sofferto anche per il caldo — spiega — se poi consideriamo che questo anticipo della stagione venatoria cade proprio nella fase di riproduzione degli animali siamo di fronte a una vera e propria barbarie».
Non è di questo avviso l’assessore provinciale alla Caccia, Alessandro Sala. «La preapertura è consentita dalla legge — spiega — a chi sostiene che questo sia periodo di riproduzione consiglio di riprendere in mano i libri e studiare». Il Wwf è pronto però a impugnare il calendario venatorio della Provincia di Brescia oltre a tenere alta l’attenzione sul fenomeno del bracconaggio.
«I controlli si fanno sempre — aggiunge Sala — purtroppo le associazioni invece di cercare il dialogo sono sempre pronte a fare ricorsi». Intanto anche i volontari del Co.di.sa fanno sapere che scenderanno in campo con turni di controllo e osservazione per tutta la stagione venatoria. «Il servizio — si legge in una nota — sarà svolto dalle prime luci dell’alba fino al tramonto».
Fonte: Quotidiano.net, Il Giorno “Brescia”