A differenza di altri rapaci, l’Astore impiega una modalità di volo meno spettacolare rispetto ad altri rapaci. Ciò a cui bada quest’uccello, è la quantità delle prede catturate. La sua caratteristica principale è il volo in spazi ristretti in aree ad alta densità di vegetazione.
L’astore (Accipiter gentilis, Linneo 1758) è un uccello rapace appartenente alla famiglia degli Accipitridae. Sono uccelli rapaci di medie dimensione e la loro lunghezza è di circa 46-63 cm, con un’ apertura alare compresa tra i 89 ed i 122 cm. Un Astore adulto arriva a pesare anche 2,2 kg e generalmente le femmine sono più grandi degli esemplari maschi.Le ali sono corte, ampie e arrotondate nelle punte, mentre la coda è abbastanza lunga. Tali caratteristiche sono tipiche degli esemplari del genere Accipiter e non consentono una grande velocità in volo, ma una notevole mobilità in spazi ristretti.
Gli adulti degli astori hanno un piumaggio marroni-grigiastri (o bruno-lavagna) nelle parti superiori, le guance scure, il sopracciglio bianco, mentre le parti inferiori sono bianche con una bordo laterale marrone scuro.
Le zampe sono gialle, così come la pelle del becco. L’iride, inizialmente giallo chiaro negli uccelli giovani, diventa sempre più rossa con l’avanzare dell’età, fino a diventare rosso ciliegia negli esemplari anziani.
L’unica differenza tra maschi e femmine, per quanto riguarda la colorazione del piumaggio, è una tonalità di blu nella parte superiore per i primi.
La presenza di alberi di età superiore ai 60 anni è il requisito fondamentale per un habitat favorevole agli astori in Europa, poiché verranno utilizzati dai rapaci in questione per la costruzione del loro nido; ulteriore requisito è la presenza di specie di uccelli di medie dimensioni e di mammiferi. Gli astori hanno la capacità di adattarsi a qualsiasi tipo di foresta.
Per ragioni ancora sconosciute la diffusione dell’astore in Nordamerica è limitata alle foreste vicine al loro stato naturale e la sua presenza è comparabile a quella dell’urogallo in Europa centrale. In Italia è stazionario e nidifica sulle Alpi e nell’alto Appennino.
La tecnica di caccia dell’astore consiste nel volo ravvicinato a terra, oppure facendo partire l’attacco da una posizione non visibile dalla preda o rincorrendo a terra le loro prede cercandole nel loro ambiente. La preda viene afferrata con le zampe ed in seguito uccisa: gli artigli del primo e secondo dito sono molto forti ed entrano nella carne della preda, uccidendola. Le sue prede preferite sono scoiattoli, lepri, micro mammiferi ed uccelli vari. Una volta catturate quest’ultime, le carcasse vengono divorate a terra o sopra i rami più bassi degli alberi, ma non durante il periodo di riproduzione, poiché l’Astore divide il cibo con i piccoli nel nido.
Il volo dell’Astore è agile e veloce, poiché la sua struttura alare consiste in un potente battito poco ingombrante, coadiuvato dalla coda che funge da timone: il modo di volare e la sua struttura corporea gli consente di cacciare nelle zone arboricole ed in spazi molto ristretti.
Una tecnica di caccia con l’Astòre è quella al fagiano, essendo quest’ultima considerata la più classica della falconeria. È una modalità di caccia non molto appassionante, meno spettacolare rispetto ad altre, anche se i risultati in termini di prede catturate darà più soddisfazioni rispetto a quella praticata con l’uso del Falco d’alto volo.
Il Fagiano è una preda facile, avendo un volo lineare e non particolarmente veloce. L’unica difficoltà risiede nella complicata gestione del rapace, piuttosto ostico nel forgiare la corretta sinergia tra falconiere-cane-rapace.
Questa modalità di caccia con l’Astore viene considerata poco economica, perché influenzata dall’uso del cane, quest’ultimo ausiliare fondamentale per un buon risultato, a meno che non si abbia la possibilità di avere a disposizione aree di caccia con selvaggina abbondante, la quale può essere involata anche dal falconiere stesso.
La caccia al fagiano con l’Astore viene praticata in tutti gli ambienti frequentati da questa preda, con il vantaggio che il rapace è in grado di volare agilmente sia in ambienti aperti che in ambienti boscosi e ricchi di vegetazione. Si può praticare durante tutta la stagione venatoria a qualsiasi orario, a differenza del falco che può essere utilizzato solo la mattina all’alba o al tramonto.
L’addestramento dell’Astore è il classico impiegato in falconeria per il basso volo e l’introduzione alla preda. La facilità di reperire fagiani per l’addestramento/allenamento, presso gli appositi allevamenti di selvaggina, rende l’insegnamento ancora più semplice .
Questo rapace non richiede una particolare preparazione fisica, anche se, ovviamente, con un astore bene allenato e muscoloso si avranno carnieri migliori.
La caccia al fagiano con l’Astòre è considerata una versione in miniatura della caccia con lo Sparviere alla Quaglia: la ricerca della preda avviene a piedi con il cane da ferma con l’Astòre al pugno ed incappucciato. Nel momento in cui il cane ferma una preda, il rapace viene scappucciato e sganciato dai geti per essere in seguito lanciato una volta che il fagiano si è involato.
A differenza di altri tipi di caccia che vedono l’uso di altri rapaci, che offrono voli più spettacolari, quella con l’Astore è una modalità che bada più alla quantità delle prede cacciate. Anche se può sembrare meno scenografica, la tecnica di caccia al fagiano con l’Astore rimane comunque affascinante, così come tutte le tecniche con l’uso dei rapaci: la cosa più bella alla quale si può assistere è la sinergia ed il rapporto che si stabilisce tra il falconiere ed il rapace.