Si è registrato negli anni passati un forte calo dei cacciatori nella Regione Emilia Romagna nonostante il ruolo rilevante nel controllo del territorio.
Secondo una ricerca relativa al periodo tra il 2002 e il 2009, si è registrato un forte calo dei cacciatori nella Regione Emilia Romagna che ha raggiunto il 15% circa; per il periodo più recente mancano però dati aggiornati in merito alla tendenza alla diminuzione del popolo della caccia che pertanto è da considerarsi ancora in atto.
Secondo il Consigliere Regionale, Luca Bartolini, “Si tratta di un fatto negativo perché la caccia svolge un ruolo rilevante come controllore ambientale e territoriale, ma la Regione scoraggia questa pratica con un eccesso di norme e regolamenti”.
Bartolini ha inoltre evidenziato come le tasse riscosse dai cacciatori dell’Emilia Romagna portano alla Regione entrate ben superiori agli indennizzi erogati al mondo agricolo. Questo ed altri i motivi per cui Bartolini ha chiesto alla Giunta regionale un’inversione di tendenza “dando pieno riconoscimento del ruolo del cacciatore”, nell’ambito di una “riorganizzazione e semplificazione di tutta la normativa” di settore.
Infine il consigliere Bartolini ha chiesto quali siano i criteri alla base delle verifiche riguardanti le richieste di risarcimento dei danni arrecati agli agricoltori dalla fauna selvatica alle proprie coltivazioni in quanto sorge il dubbio che “si eviti di accertare pienamente i danni per non giustificare la passione di chi pratica il prelievo venatorio”.