La realizzazione del nuovo quagliodromo a Castelnovo né Monti, in provincia di Reggio Emilia, non piace all’Associazione Tartufai Reggiani.
Secondo il vicepresidente dell’Associazione Tartufai Reggiani, Roberto Ferretti, i terreni disponibili ove poter cercare i preziosi tartufi spesso vengono “ceduti” in favore dell’attività venatoria rendendo così pericoloso, o addirittura impossibile come nei casi delle battute di caccia al cinghiale, svolgere attività di raccolta dei prodotti del sottobosco nelle stesse zone occupate dai cacciatori.
Così i circa 1200 tartufai della provincia di Reggio Emilia chiedono di porre un freno alla sottrazione di terreno civico a favore dei cacciatori favorito soprattutto dal moltiplicarsi di aziende faunistico-venatorie di grossa estensione comprensoriale nonché le classiche battute di caccia al cinghiale che prevede in genere la chiusura ad altri “fruitori del territorio”, di intere vallate e spesso con pochissimo preavviso.
Motivo scatenante la protesta è in particolare la questione del nuovo quagliodromo intercomunale in località Monte Zuccalone nel comprensorio del come di Castelnovo né Monti.
L’Associazione Tartufai punta il dito soprattutto contro l’amministrazione comunale che ha approvato la costruzione del nuovo quagliodromo da realizzarsi da a cura dell’Ambito Territoriale di Caccia RE 4 Montagna dimostrando un chiaro interessamento per la sola categoria dei cacciatori come fruitori unici del territorio escludendo così le altre categorie tra cui proprio i cercatori di tartufi nonostante la Provincia rilasci ogni anno circa cinquanta nuovi cartellini di abilitazione alla ricerca del tartufo.