Caccia e Territorio. In un articolo pubblicato il 2 ottobre sul quotidiano la “La Sicilia”, il dottor Michele Sorrenti dell’Ufficio Avifauna Migratoria FIdC replica alle prese di posizioni della Lipu espresse sul medesimo quotidiano per perorare la causa di una nuova istituzione della riserva naturale dei Pantani della Sicilia Sud Orientale.
Questo il testo dell’Ufficio e in allegato l’articolo citato:
“L’articolo della LIPU riporta alcune inesattezze sulla reale situazione faunistica e legale oggi esistenti nell’area dell’ex riserva naturale “Pantani della Sicilia sud orientale”. La riserva è stata cancellata a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha stabilito che la legge siciliana sui parchi e le riserve è incostituzionale nelle parti in cui non coinvolge nell’iter istitutivo gli enti locali, ovvero i Comuni.
Il fatto che il decreto del 1991 abbia identificato l’area dei pantani quale zona idonea per una riserva naturale non determina affatto un obbligo di legge della regione a istituirla, infatti, prima della scorretta istituzione nel 2011 sono intercorsi 20 anni senza che la riserva fosse istituita. In realtà l’area dei pantani della Sicilia sud orientale è già tutelata dall’istituzione dei siti Natura2000 SIC e ZPS, che ne assicura la conservazione degli habitat e delle specie di animali in essa viventi.
Le aree Natura2000 sono state create dall’Unione Europea con lo scopo di preservare gli habitat, gli uccelli e altre specie animali, senza vietare le attività umane, a patto che siano compatibili con gli obbiettivi di conservazione. Le aree non possono subire trasformazioni ambientali poiché qualsiasi intervento deve essere sottoposto a valutazione d’incidenza. I fondi europei dei progetti LIFE sono espressamente previsti per le aree Natura2000, quindi possono essere erogati anche adesso che la riserva non esiste più.
In merito alle presenze di avifauna i pantani della Sicilia sud orientale rappresentano da secoli dei luoghi di alto valore naturalistico, ben da prima che la riserva fosse istituita, e questo valore è stato mantenuto anche negli anni di caccia aperta. Basti pensare alla nidificazione della moretta tabaccata, in atto da decenni, o alla comparsa dell’anatra marmorizzata, avvenuta durante serie pluriennali di caccia aperta, così come l’insediamento del pollo sultano, realizzatosi durante periodi di esercizio venatorio consentito.
La caccia si svolge da ottobre a fine gennaio ovvero per soli 4 mesi su 12 con regole particolari vigenti nelle aree Natura2000, e può quindi coesistere con la presenza e la frequentazione dei pantani da parte dell’avifauna. La Federcaccia sta promuovendo, insieme ad associazioni locali, una fruizione equilibrata dell’area con pantani aperti ad una caccia regolamentata ulteriormente, ed altri invece chiusi come aree rifugio.
La nostra filosofia è la convivenza con tutti i portatori d’interesse per i pantani, andare d’accordo si può, perché tutti, cacciatori, pescatori, ornitologi, bird watchers hanno a cuore la stessa cosa: la conservazione naturale dei pantani e dell’avifauna che li popola. Ci auguriamo che anche LIPU possa convergere su questa proposta.
( 3 ottobre 2015 )
Federcaccia