Circa quattrocento controlli effettuati tra le provincie umbre nella giornata di apertura della nuova Stagione Venatoria. Nella Provincia Perugia, 300 controlli, 11 verbali elevati, 20 pattuglie impiegate a vigilare sul territorio: questo è il bilancio reso noto dalla Polizia Provinciale di Perugia nella prima giornata di caccia appena trascorsa.
Le contestazioni più ricorrenti hanno riguardato il mancato rispetto della distanza di sicurezza da strade e abitazioni; la mancata annotazione del tesserino venatorio e la detenzione del richiamo acustico che, ricordiamo, è vietata. Si è trattata di un’apertura tranquilla per l’Umbria senza incidenti e un numero contenuto di sanzioni.
Per quanto concerne la provincia di Terni, l’attività della Polizia Provinciale è stata molto intensa su tutto il territorio di ternano, del narnese-amerino e dell’orvietano. Un centinaio di verifiche effettuate hanno rivelato cacciatori ‘ligi al dovere’, e al termine della giornata non ci sono stati provvedimenti amministrativi o giudiziari.
Gli agenti sono dovuti intervenire solo in alcuni sporadici casi per la chiamata di residenti che lamentavano l’eccessiva vicinanza di cacciatori alla propria abitazione, controlli che non hanno però dato luogo a contravvenzioni di alcun genere.
Anche i quantitativi di selvaggina cacciata si attestano per la stagione venatoria attuale sui livelli degli scorsi anni, mentre il numero di cacciatori è stato in lieve calo in alcune zone e in aumento in altre, specie nelle aree dell’orvietano.
( 22 settembre 2015 )
Fonte: AgenParl