Caccia e Salute: nella provincia di Grosseto trovati cinghiali infetti, nuovo caso di trichinella.
Ancora un caso di trichinella trovata nella carne di cinghiale: un campione prelevato da un esemplare abbattuto a Polverosa, nel comune di Orbetello, è risultato positivo al parassita nocivo per l’uomo. Casi di infezione umana da trichinellosi si sono verificati meno di un mese fa in Garfagnana per il consumo di insaccati crudi di cinghiale. In questo caso per fortuna non c’è stata alcuna infezione: l’irregolarità è emersa nel corso di controlli di routine che il settore sicurezza alimentare della Asl 9 effettua sui centri di lavorazione della selvaggina cacciata.
”Al momento si tratta solo di un episodio isolato, tuttavia da non sottovalutare – spiegano i sanitari della Asl 9 – in quanto, associato ai recenti casi in Garfagnana, dimostra la presenza e la circolazione del parassita nella fauna in Toscana, con possibile rischio per l’uomo”. La trichinella si trasmette all’uomo con l’assunzione di carne fresca di alcune specie (cinghiale, suino, cavallo). Il rischio sussiste solo se la carne non è sottoposta a controllo sanitario.
Per precauzione Asl 9 e Provincia di Grosseto hanno disposto che per la corrente stagione di caccia tutti i cinghiali cacciati nella zona ritenuta infetta siano sottoposti a campionamento. Il rischio non sussiste invece per il consumo di carne suina, equina e di selvaggina regolarmente macellata ed immessa in commercio: qui i controlli sono sistematici. Nei prossimi mesi la Asl 9 procederà ad analizzare anche i suini macellati a domicilio.
1 febbraio 2013
Fonte: La Nazione – Grosseto