Caccia a Brescia: L’assessore provinciale alla Caccia e Pesca Alessandro Sala illustra i risultati dell’attività di controllo svolta nel 2009. Nella rete del nucleo ittico-venatorio fucili trappole, uccelli protetti.
«Siamo ritornati a consumare le scarpe più che le gomme delle auto. Non sentiamo più in questi mesi dire ‘non li vediamo mai in giro’». Alessandro Sala, assessore provinciale alla Caccia ed alla pesca con queste due frasi ha posto l’accento sull’impegno profuso nel 2009 dal Nucleo ittico, venatorio, ambientale della Polizia provinciale, impegnata a svolgere sul territorio un compito di prevenzione e di controllo, non trascurando di comminare sanzioni laddove si compiano reati ai danno del patrimonio faunistico ed ambientale.
Il bilancio 2009 dell’attività svolta e la relazione conoscitiva degli interventi eseguiti, è stata presentata nella sede della Polizia provinciale con l’assessore Mario Maisetti a fare gli onori di casa. Sala ha elogiato la professionalità e la capacità di intervento del Nucleo ittico e venatorio, attivo su un vasto territorio che è stato suddisivo in quattro macroaree Garda-Pianura est, Franciacorta-Pianura ovest, Alto Garda-Valle Sabbia- Valtrompia e Sebino, Vallecamomica) per meglio svolgere l’attività. Al comando di Brescia è stato istituito un ufficio centrale con la presenza di due agenti che, oltre all’importante funzione di collegamento, ha anche il compito di organizzare e gestire l’attività delle guardie volontarie.
Importante pure l’attività di recupero di animali selvatici. Nel 2009 al centro nella riserva Www di Valpredina, portati dalla Polizia provinciale, sono stati oggetto di una cura riabilitativa 237 esemplari di fauna di cui 131 rapaci, 3 caprioli, 3 cervi, con successiva liberazione. Inoltre per l’attività venatoria, sono stati effettuati 106 accertamenti di natura penale e 187 contestazioni amministrative con conseguente sequestro di 38 fucili, 473 trappole sep, 41 lacci, 75 reti per uccellagione per un totale di 859 mq, 3 gabbie trappola, 738 esemplari di avifauna protetta, 11 ungulati (cervo, capriolo, cinghiale). Nel settore della pesca, sono stati elevati 89 verbali amministrativi e 1 penale per pesca con corrente elettrica. Il quadro si completa con la messa sotto sequestro di 84 attrezzi professionali (reti da pesca per la lunghezza di 4310 metri) e attrezzi dilettantistici vietati (10 reti bilancia, fiocine, fucili subacquei) e 394 pesci di specie diverse.
In occasione del bilancio dell’attività, Dario Saleri (comandante delle guardie ittico-venatorie) e Pier Alberto Cucchi (responsabile della zona Valli) hanno presentato il Progetto formativo della Polizia provinciale, le modifiche introdotte dal regolamento regionale per la tutela, l’incremento ittico e sull’esercizio della pesca, oltre al progetto formativo in merito al sistema autorizzativo per gli appostamenti fissi. S.B.
Fonte: Bresciaoggi.it