Caccia e Migratoria: ANUU Migratoristi sul passo migratorio in Italia, un’ottima migrazione, “La fiaba continua”.
A loro si aggiungono le prime comparse della Passera scopaiola, del Lucherino, già notato in pianura, delle Tordele e del Tordo sassello, osservato in alta collina. Tra i piccoli passeriformi va aggiunto il movimento del Regolo e l’ottima presenza del Luì piccolo. Non vi è da stupirsi poi se alcune specie transahariane siano ancora presenti in nord Italia come il Culbianco, lo Stiaccino e il Prispolone. Anche lo Storno e il Colombaccio cominciano ad essere osservati in piccoli stormi, più o meno numerosi. Stessa cosa dicasi per le Allodole di cui si sono avute notizie di prime osservazioni di soggetti in migrazione. Tra i limicoli si riscontra una buona presenza del Beccaccino osservato nelle zone a lui congeniali e giungono segnalazioni di avvistamenti di Beccacce sulle montagne sopra i 1.500 metri.
Ovviamente le condizioni meteo hanno influito su questo movimento migratorio dopo le apprensioni del mese di agosto, poi superate da settembre in avanti. Ne è l’esempio l’attività svolta presso l’Osservatorio di Arosio dove il mese appena concluso si pone nella prima posizione nell’ultimo quinquennio di studio per quanto riguarda il numero di inanellamenti, lasciando comunque invariato quello delle specie analizzate, pari ad una quarantina.
Infatti, dopo che il sole è cominciato ad apparire più costantemente, l’ottimo passaggio delle specie è stato favorito, confermando così il loro buono stato di conservazione, grazie a una nidificazione positiva avvenuta nel nord del Paleartico occidentale che si riconferma essere un territorio importante per la riproduzione del capitale avifaunistico. Solo la saggezza di un prelievo intelligente può conservare la consistenza dei nostri amici alati, eterni viandanti del cielo.
10 ottobre 2014
ANUU Migratoristi