In nord Europa la forte perturbazione denominata Saint Jude ha spinto le specie ornitiche ad occupare i territori disposti più a sud ma senza creare nulla di particolarmente rilevante. Mentre all’inizio del mese di novembre le temperature medie permangono al di sopra della norma e le piogge cadono abbondantemente, in Italia vi è un clima molto umido e in questo contesto meteo-ambientale si possono osservare alcune specie svernanti che stanno giungendo dal nord e stanno prendendo possesso dei terreni adatti per passarvi l’inverno.
Peppole e Lucherini sono, comunque, ancora scarsi. In pianura sono giunti i primi Corvi e nelle zone umide gli anatidi in generale, con a capo l’Alzavola, e le Pavoncelle si riuniscono in grandi gruppi alla ricerca di cibo. Ancora grandi gruppi di Colombacci in migrazione sono stati osservati al centro e al nord con picchi numerici notevoli. Lo Storno si osserva abbondante in alcune zone, soprattutto urbane, a lui congeniali. Con ottobre il Tordo sassello e il Frosone sono stati osservati in numero sufficiente, mentre sono ancora decisamente sotto tono numerico le Cince in generale.
Giungono segnalazioni della discreta presenza della Beccaccia, mentre Merli e Regoli hanno fatto la loro ricomparsa in questi ultimi dieci giorni. Ora lo studio e l’osservazione saranno dedicati al mese di novembre già iniziato con una giornata assolata. Stando sul campo si potranno dare le risposte del perché di questa stagione non certo positiva. Staremo a vedere.
4 ottobre 2013
ANUU Migratoristi