Caccia e Migratoria: ANUU, concluso il diciottesimo anno di rilevamento nell’ambito del Progetto Svernanti.
Sempre in questo diciottesimo anno le specie analizzate sono state: la Cinciallegra con 14 soggetti analizzati, il Pettirosso con 6 soggetti, la Cincia bigia con 3 soggetti, il Codibugnolo con 2, il Fiorrancino, la Cinciarella, il Fringuello, la Passera scopaiola e il Tordo sassello con un solo soggetto. Tra i soggetti analizzati ben 25 sono state autoricatture, cioè uccelli che all’atto della cattura presentavano già un anellino al tarso, posto prima dello svolgimento del progetto, sempre all’Osservatorio di Arosio.
In totale, quindi, le diverse specie inanellate dal 1996 sono state 29, appartenenti a 12 famiglie dell’avifauna europea quali Fringillidi (Fringuello, Peppola, Verdone, Lucherino, Frosone e Cardellino), Paridi (Cinciallegra, Cinciarella, Cincia bigia, Cincia mora, Codibugnolo), Turdidi (Pettirosso, Merlo, Tordo bottaccio, Tordo sassello e Cesena), Silvidi (Luì piccolo, Capinera, Regolo e Fiorrancino), Picidi (Picchio rosso maggiore e Picchio verde), Certidi (Rampichino comune), Motacillidi (Ballerina gialla), Accipitridi (Sparviere), Columbidi ( Tortora dal collare orientale), Ploceidi (Passera d’Italia), Prunellidi (Passera scopaiola) e Sittidi (Picchio muratore).
Anche nell’arco di quest’ultima fase del progetto è stato utilizzato un binocolo 8X50 con il quale, rispettando i tempi e considerando sei punti cardinali al di fuori degli impianti di cattura disposti uno a nord, uno a nord-ovest, uno a nord-est, uno a sud-ovest, uno a sud-est e uno a sud, si sono potute osservare, oltre alle specie analizzate, anche lo Scricciolo, il Merlo, il Regolo, la Cincia mora, il Lucherino, il Picchio rosso maggiore, il Picchio verde, il Picchio muratore, il Rampichino comune, il Codirosso spazzacamino, la Tortora dal collare, la Poiana, il Colombaccio, il Piccione domestico, la Cornacchia grigia, la Gazza e la Ghiandaia.
A conclusione, quindi, si sottolinea che questi dati non fanno altro che testimoniare come la stagione invernale, caratterizzata da abbondanti precipitazioni piovose e temperature sopra la norma, abbia favorito la sosta di diversi individui che, come ogni anno, trovano, presso il territorio della stazione arosiana, l’ambiente ideale utile alla loro sopravvivenza.
3 febbraio 2014
ANUU Migratoristi