Il senatore Carrara risponde alla lettera inviata a tutti i parlamentari dal CRCA in merito alle problematiche sorte intorno alle recenti modifiche legislative riguardanti il porto d’armi.
Nella giornata di oggi, 21 febbraio 2012, il senatore Valerio Carrara ha voluto rispondere alla lettera inviata a tutti i parlamentari da Enzo Brosio, Presidente di CRCA, Civiltà Rurale Caccia e Ambiente, in merito alle problematiche sorte intorno alle modifiche legislative riguardanti l’art.42 del T.U.L.P.S. ed in particolare la validità del porto d’armi per uso caccia e tiro a volo.
Si legge nella nota del senatore Carrara, “Rispondo all’appello di C.R.C.A., augurandomi che dopo di me, altri parlamentari che si sono dichiarati più volte vicino al mondo venatorio, agiscano di conseguenza”.
CRCA chiedeva con una propria lettera a deputati e senatori di intervenire al più presto per “risolvere il problema che è sorto in materia di durata delle licenze di porto d’armi per uso caccia e tiro a volo con l’approvazione del Decreto legge 09 Febbraio 2012 numero 5 – disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo”.
Continuando perplesso il senatore, “Mi chiedo che ruolo giochino le associazioni venatorie e di categoria per tutelare i diritti e gli interessi dei propri iscritti. Il cittadino cacciatore si vede ancora una volta gravato di un onere che non trova alcun riscontro in Europa. Quell’Europa tanto evocata dal Premier e dal Governo”.
Infine conclude Carrara impegnandosi, “Ho intenzione di intervenire presso il Relatore del provvedimento e, se necessario, direttamente con il Ministro degli Interni per un riesame del decreto attraverso il suo emendamento”.