Caccia e Fauna: l’Asl di Viterbo e l’Atc Viterbo 1 stringo un accordo per la prevenzione delle malattie della fauna selvatica trasmissibili all’uomo.
Prevenire le malattie trasmissibili dalla fauna selvatica all’uomo; è questo lo scopo dell’accordo, stretto tra il dirigente dell’area “B – tutela igienico-sanitaria degli alimenti di origine animale” della Asl di Viterbo, Giuseppe Micarelli, e il presidente dell’Atc Vt1, Antonino Corsini. Attraverso la collaborazione tra servizi veterinari e cacciatori, si potrà monitorare la situazione epidemiologica sul nostro territorio, di malattie quali la brucellosi, la tubercolosi e la trichinellosi nella fauna selvatica cacciabile.
L’iniziativa, già avviata con campionamenti su cinghiali, è di notevole interesse per la salute pubblica, in particolare per la prevenzione di tutte quelle malattie che possono trasmettersi dalle specie selvatiche alle specie domestiche, ma soprattutto nei confronti di quelle malattie, indicate come zoonosi, che si trasmettono con relativa facilità dalle specie selvatiche all’uomo.
Di fondamentale importanza il ruolo dei tecnici faunistici dell’Atc, Riccardo Primi, Paolo Viola, Fioravante Serrani e Giuseppe Catalini, e dei responsabili dei distretti di gestione del cinghiale, Fabrizio Ronca, Enrico Brenciaglia, Angelo Salcini e Francesco Pompei, che coordineranno insieme ai veterinari della Asl, le ispezioni e i campionamenti presso le squadre di caccia al cinghiale.
Questa collaborazione è la dimostrazione della presa di coscienza di coloro che si dedicano all’attività venatoria, di ricoprire un ruolo determinante nella gestione complessiva del patrimonio faunistico e zootecnico.
15 gennaio 2013
ATC Viterbo 1