Continuano gli attacchi ambientalisti al progetto di ripopolamento di lepri nei territori della provincia di Taranto finanziato dalla Regione Puglia e gestito dall’Ambito Territoriale di Caccia.
Dopo la Lega per la Difesa del Cane è ora il momento del WWF Puglia che a gran voce, a poche ore dall’inizio delle operazioni di immissione in natura delle lepri, chiede che il progetto venga sospeso.
Secondo gli ambientalisti del WWF Puglia le centinaia di lepri allevate per essere liberate in natura sono “destinate al massacro”; questo è quanto denunciano gli ambientalisti: i 1000 esemplari di lepre per il ripopolamento della zona della provincia di Taranto potrebbero morire per il maltempo.
Le operazioni di immissione in natura infatti avverranno tra domani e dopodomani e considerate le avverse condizioni atmosferiche di questi giorni gli ambientalisti temono che ciò “potrebbe compromettere la sopravvivenza degli animali”.
Il WWF ha così inviato al presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido e al presidente dell’Ambito Territoriale di Caccia, Pietro Binetti, una lettera con la quale chiede la sospensione dell’operazione che, sottolineano gli ambientalisti, viene effettuata “ai soli fini venatori” ed è “inopportuna anche dal punto di vista economico e finanziario”; il costo dell’intero progetto, tra ripopolamento ed interventi di tipo faunistico venatorio effettuati dall’ATC, è di 180mila euro.