La Confederazione Italiana Agricoltori di Savona lancia un nuovo allarme ungulati nel territorio savonese: “Necessario un nuovo sistema di controllo ungulati”.
“I danneggiamenti causati dai selvatici aumentano a dismisura” dichiara Aldo Alberto che prosegue: “Gli avvistamenti nei centri abitati sono sempre più numerosi ed è evidente che questa specie di animali ormai rappresenta un grosso problema, non solo per il mondo agricolo, ma anche per l’incolumità delle persone. Sapere che un orto didattico per i bambini delle scuole sia stato seriamente danneggiato da tali animali lascia un forte amaro in bocca. Da oltre un anno, la direzione della Cia si sta battendo affinché le istituzioni riconoscano il problema e pianifichino nuovi provvedimenti. Siamo fortemente convinti che questo nuovo appello non passerà inosservato”.
Dopo la petizione presentata alla provincia per chiedere nuove forme di controllo sugli ungulati, la Cia ribadisce la necessità di passare da un semplice sistema venatorio ad un sistema di controllo con l’identificazione di aree “non vocate”, ovvero zone specifiche in cui gli ungulati possano vivere ma dalle quali non possano sconfinare (come si cerca di attuare in altre regioni italiane come nell’appennino tosco-emiliano e in alcune zone del cuneese); l’approvazione di uno specifico piano di controllo che contempli zone a densità zero, il livello di densità in altre zone, l’autodifesa con l’attuazione di tutti i metodi necessari al contenimento, consentendo anche il meccanismo d’invito a singoli cacciatori sul fondo da chi non possiede il porto d’armi; consentire metodi di abbattimento come il tiro di appostamento anche notturno, gabbie e recinti di cattura; l’attivazione di un osservatorio permanente che verifichi con cadenze regolari le situazioni e le aree di crisi e meccanismi di responsabilizzazione dei cacciatori nella caccia ordinaria con verifiche dei risultati, prevedendo la rotazione delle zone di caccia.
“Per risolvere definitivamente il problema anche la presa di posizione dei sindaci che vedono il proprio territorio deturpato è di fondamentale importanza – conclude Alberto -. Per limitare i danneggiamenti causati dagli ungulati, la nostra associazione continuerà la sua battaglia, pronta come sempre a dare a mano”.
24 settembre 2012
Confederazione Italiana Agricoltori