Caccia e Fauna: nella zona di Nulvi, in provincia di Sassari, è stata sospesa la caccia al cinghiale a seguito dell’accertata presenza di un focolaio di peste suina africana tra la popolazione di cinghiali della zona.
Entro una settimana il Servizio Veterintario della ASL 1 effettuerà nelle aziende interessate le previste visite cliniche a cui seguiranno i prelievi sierologici su tutti i suini presenti negli allevamenti. Tutti gli allevatori interessati sono stati allertati via Sms.
Questa mattina a Sassari presso la sede di Rizzeddu si è riunita l’Unità di Crisi Locale per la peste suina africana presieduta dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl, Francesco Sgarangella, per esaminare la nuova situazione epidemiologica. “E’ veramente sconfortante che ancora una volta a conclusione delle attività di controllo sierologico svolte dai veterinari della Asl” ha commentato Sgarangella “tutto il lavoro venga vanificato per comportamenti censurabili da parte di alcuni allevatori che evidentemente, nonostante i continui richiami e riunioni informative e formative svolte da parte dei sanitari, non pongono in essere tutte le necessarie misure di prevenzione utili ad evitare il diffondersi del virus”.
Il Dipartimento di Prevenzione sta svolgendo una approfondita indagine epidemiologica che potrebbe prevedere, oltre al mancato indennizzo, anche sanzioni amministrative e di tipo penale nel caso emergessero elementi di colpa grave e/o dolosi. “Chiediamo a tutti gli allevatori dei territori interessati di collaborare e di tenere assolutamente confinati i suini evitando in ogni modo il contatto con i cinghiali ormai contagiati dal virus” è l’appello del Direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Sassari.
Il Servizio Veterinario ha registrato sino ad oggi 17 cinghiali positivi al virus, e quindi distrutti, su un totale di 45 controllati nel solo comune di Nulvi. Alla luce della delicata situazione epidemiologica e dell’alto rischio di contagio per altri allevamenti suini l’Unità di Crisi ha deciso di revocare le 32 autorizzazioni per la caccia in deroga già rilasciate in quell’areale dal Servizio Veterinario sentito il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale all’inizio della campagna venatoria.
3 gennaio 2014
Fonte: NotizieAlguer