Caccia e Fauna: Reggio Emilia, avvistati due lupi a Salvarano di Quattro Castella, uno aggredisce cane da caccia ma le grida del cacciatore fanno desistere il selvatico.
La cagna era immobilizzata dalla presa del lupo, e Magnani ha così deciso di correre verso di lei, urlando. Ha continuato a correre verso i lupi e a gridare, “fino a quando – racconta – giunto ad una quarantina di metri dagli animali, il lupo si è finalmente deciso a lasciare la presa e ad allontanarsi insieme all’altro». Racconta ancora Magnani: «Nella stessa zona l’anno scorso mi erano stati uccisi altri due cani, e sono convinto che fossero stati i lupi, ma i cacciatori locali mi dicevano che in quella zona non se ne vedevano mai. Ora io li ho visti con i miei occhi. E comunque non si tratta di una situazione così straordinaria: verso il crinale, scontri tra lupi e cani da caccia purtroppo sono ormai all’ordine del giorno durante la stagione venatoria”.
Su quanto avvenuto interviene anche il commissario regionale dell’associazione venatoria Caccia Pesca Ambiente, Umberto Gianferrari: “Questo episodio conferma un mio convincimento: mantenere la specie, oggi superprotetta, in densità accettabili porterebbe vantaggi al lupo prima che a chiunque altro. Se quello che è avvenuto fosse successo a caccia aperta, ad un cacciatore con in mano il fucile, credo che l’epilogo sarebbe potuto essere ben diverso. Nel frattempo ci sono importanti stanziamenti, anche dalla Regione, per proteggere gli agricoltori dagli episodi di predazione da lupo: cani da guardiana, recinti fissi e mobili elettrificati ed altro. Va bene per gli allevatori, ma non si risolve il problema per tutti coloro, tartufai, fungaioli, cacciatori ed escursionisti in genere, che si trovano a “pascolare” al di fuori delle recinzioni”.
( 18 settembre 2014 )
Fonte: GazzettadiReggio