Sul territorio della provincia di Matera stato attuato nei giorni scorsi il programma di ripopolamento faunistico con l’immissione in natura di 160 lepri.
Il programma di ripopolamento faunistico previsto per il territorio della provincia di Matera ha interessato 26 comuni; così nei giorni scorsi su tutto il territorio provinciale sono state organizzate operazioni di ripopolamento; 160 esemplari di lepre sono stati immessi in natura da personale della Polizia Provinciale seguendo il previsto programma di ripopolamento faunistico.
Il presidente della Provincia, Franco Stella, ha spiegato, “Le competenze assegnate alla Provincia in materia di tutela della fauna selvatica e programmazione dell’attività venatoria richiedono competenze e impegno sia in termini quantitativi che qualitativi”.
Continua Stella spiegando che, “Nell’ambito della gestione faunistica, infatti, si inseriscono tutte le attività che si prefiggono il raggiungimento di importanti equilibri nelle popolazioni animali al fine di garantire la conservazione delle specie che rivestono un interesse naturalistico e, allo stesso tempo, garantiscono il mantenimento e lo sviluppo di attività antropiche quali l’agricoltura, la pesca, il turismo ambientale e la fruizione degli ambienti naturali”.
Infine conclude il presidente Stella, “Tutti settori che rivestono prioritaria importanza per una economia che non attraversa certo un momento semplice, ma che, anche grazie a queste “attenzioni faunistiche”, può trarre beneficio”.
Il vice presidente della Provincia, Giovanni Bonelli, ha affermato che “Le politiche venatorie della provincia di Matera si attuano anche attraverso la realizzazione dei ripopolamenti che contribuiscono, in qualche misura, alla salvaguardia del patrimonio faunistico in generale. Con questo obiettivo il Comitato tecnico faunistico provinciale ha approvato il piano di immissioni della lepre specie autoctona Lepus Europaeus”.
Concludendo spiega Bonelli, “Prima di procedere con le immissioni abbiamo dovuto attendere che le condizioni meteorologiche migliorassero e consentissero di procedere con il ripopolamento. Un’azione pianificata in base alla carta delle vocazionalità faunistiche che individua nella lepre una tra le specie stanziali più importanti in relazione alle caratteristiche della realtà territoriale provinciale”.