Nella provincia di Macerata si registra un notevole aumento degli incidenti provocati dai cinghiali e di conseguenza un aumento delle richieste di risarcimento per migliaia di euro.
Aumentano le richieste di risarcimento per gli incidenti causati da cinghiali ed altri animali selvatici, secondo i dati della Provincia perviene una richiesta di risarcimento ogni cinque giorni ed aumentano in modo notevole le citazioni in giudizio; secondo le stime si parla di una media di centocinquanta incidenti l’anno per la maggior parte causati dai cinghiali.
Negli ultimi anni le richieste di risarcimento sono andate via via aumentando fino alle 72 richieste e 24 citazioni del 2011; inoltre solo nei primi due mesi del 2012 sono già pervenute agli Uffici della Provincia dieci nuove richieste di risarcimento dell’importo medio di circa tremila euro. I maggiori responsabili degli incidenti sono i cinghiali ma seguono nella statistica caprioli, volpi, nutrie, tassi ed altri animali selvatici.
Le strade della provincia statisticamente più a rischio incidenti sono quelle la Strada 78 “Picena” nel trattto da Sforzacosta a Sarnano, la strada 361 “Septempedana” nel tratto da San Severino a Fiuminata e la strada 209 “Valnerina” che va da Muccia a Visso. La Provincia si è attivata già lo scorso anno al fine di promuovere una campagna di prevenzione proprio per evitare, o almeno diminuire incidenti causati dalla fauna selvatica, aumentando le indicazioni stradali, segnali di pericolo, ed affiggendo manifesti informativi su tutto il territorio provinciale.
Altra misura per prevenire gli incidenti ed in genere in danni è la riduzione della popolazione degli ungulati come i piani di abbattimento programmato; quest’anno ha dato un grosso contributo al contenimento della specie il maltempo, infatti numerosi capi sono morti a causa della fame e del freddo.
C’è da dire che molti incidenti non vengono mai denunciati e molti danneggiati non chiedono il risarcimento del danno subito pensando forse di lasciar correre o farsi giustizia da sé specie nel caso di danni alle coltivazioni. In questa ottica purtroppo si moltiplicano i metodi illegali come trappole da bracconaggio, (lacci d’acciaio ecc).
Deputata a pagare in caso di incidenti causati dalla fauna selvatica è la Regione e non la Provincia, come deciso anche dal giudice di Pace di Macerata nei mesi scorsi con due distinte sentenze di due diversi giudici motivando le stesse con il fatto che “la legge 157/92 affida alla Regioni i poteri di gestione, controllo e tutela della fauna selvatica, appartenente al patrimonio indisponibile dello Stato”; le Province restano competenti, secondo la legge speciale 142/90, per la sola quantificazione dell’indennizzo per i danni causati ai fondi agricoli e coltivati.