Dall’Unione Europea la probabilità di avere in Italia una legge che consenta di cacciare il lupo al fine di limitare i gravi danni agli allevamenti ed all’agricoltura.
Il commissario UE all’Ambiente, Janez Potocnik, si è espresso sulla possibilità di introdurre nel nostro Paese una legge che potrebbe consentire di cacciare il lupo sull’Appennino ravennate “per prevenire gravi danni alle colture e all’allevamento”.
Secondo Potocnik infatti, gli stati membri devono considerare “con attenzione tutte le soluzioni alternative disponibili prima di procedere a un possibile uso delle deroghe” espressamente previste dalla direttiva Habitat riguardante la conservazione della biodiversità.
Il commento del commissario UE all’Ambiente arriva in risposta ad una recente interrogazione inoltrata dall’europarlamentare Andrea Zanoni, secondo il quale, “prima di avallare la caccia al lupo sull’Appennino ravennate, l’Italia avrebbe dovuto considerare con attenzione tutte le soluzioni alternative disponibili”.
Così Potocnik ha risposto a Zanoni “con riferimento al problema della depredazione del bestiame, una serie di misure di prevenzione e di protezione si sono rivelate efficaci per attenuare i rischi di danni: recinzioni elettrificate, cani da guardia, alloggiamenti notturni più sicuri per il bestiame, presenza di pastori nei pascoli”.
Prosegue poi il commissario UE sottolineando che “quando uno Stato membro intende avvalersi della deroga prevista dalla direttiva direttiva Habitat (92/43/CEE) esso ha la responsabilita’ di giustificare in maniera adeguata tale condizione”.
Ma secondo Zanoni “questo non e’ stato fatto dalle Autorità italiane che hanno alimentato una campagna politica e mediatica volta a demonizzare i lupi come la principale causa di gravi danni alle colture e agli allevamenti al pascolo”.
“In realtà – prosegue Zanoni – si tratta solo di un tentato regalo ai bracconieri che in questo modo sarebbero liberi di cacciare un animale protetto dalla normativa comunitaria, il Canis lupus”.
Agiiunge poi l’europarlamentare, “La Commissione, sempre molto diplomaticamente attenta a non criticare uno Stato membro, non si è spinta oltre su un provvedimento che, per il momento, non è ancora legge dello Stato”.
Concludendo dice Zanoni “Tuttavia, l’accento posto dal commissario sull’importanza di considerare tutte soluzioni alternative non lascia spazio a dubbi: la caccia al lupo sull’Appennino ravennate è pretestuosa e azzardata”.