Caccia e Fauna: Lucca, secondo i dati del 2013 si registra una notevole diminuzione dei danni all’agricoltura provocati dagli ungulati.
“Questa diminuzione – ha sottolineato Santi – è la dimostrazione che, attuando la politica dei dissuasori, si riesce a far calare i danni in agricoltura, specialmente nei casi in cui si riesce ad avere una collaborazione stretta e una sinergia di intenti tra amministrazioni, agricoltori e cacciatori, volta a riportare in equilibrio la presenza degli animali con l’attività umana. In particolare, per quanto concerne i cinghiali e gli ungulati, la Provincia stanzia dei fondi per l’installazione di sistemi di dissuasione olfattiva di ultima generazione, che è dimostrato diano buoni risultati, evitando la predazione in fase di germoglio”.
Proseguendo Santi ha spiegato “Oltre a questo, vengono fornite dall’amministrazione provinciale e dall’Atc delle recinzioni elettriche complete, che evitano l’ingresso fisico dell’animale nel campo. In particolare, poi, per quanto riguarda i cinghiali, questi si stanno avvicinando sempre più alle zone abitate, anche a causa della presenza di campi in stato di abbandono che offrono dei perfetti rifugi agli ungulati che quindi hanno cibo a volontà e facilmente reperibile: una situazione, quindi, ideale per attirarli. Per questa ragione, in accordo con le amministrazioni comunali, quando vengono individuati campi potenzialmente rifugio di cinghiali, i proprietari vengono invitati a pulire il campo o, in alternativa, ci penserà il Comune, addebitando però le spese ai proprietari inadempienti. E’ stato, infatti, dimostrato che laddove si sia proceduto in questo modo, gli animali si sono allontanati immediatamente dall’abitato”.
Nonostante i segnali positivi, comunque rimangono alcune zone della provincia ancora particolarmente soggette al fenomeno dei danneggiamenti di coltivazioni e sistemazioni agricole, e lì si stanno concentrando gli sforzi, applicando modalità ormai collaudate affiancate da altre più sperimentali che crediamo possano dare buoni risultati specialmente laddove si riesce ad ottenere il contributo di tutti i cittadini coinvolti.
La Provincia si sta muovendo anche sul fronte politico: “La legge regionale, al momento – ha concluso Santi – contempla il risarcimento solo per i possessori di partita Iva agricola, ma stiamo lavorando affinché la possibilità sia estesa anche a coloro che hanno un’attività agricola a integrazione di altro reddito, realtà molto diffusa nel nostro territorio e importante in quanto serve anche quale efficace prevenzione del dissesto idrogeologico”.
27 marzo 2014
Fonte: Luccaindiretta