Nella provincia di Lecco i cacciatori lanciano l’allarme per la popolazione dei caprioli che sembra essere in pericolo mentre le stime danno in buona salute quella dei camosci.
La zona interessata è quella ci Ballabio e Balisio dove gli stessi cacciatori ormai evitano di cacciare i caprioli poiché fortemente in calo demografico. Nella zona del monte Due Mani vi è la sede provvisoria per la Federcaccia locale, ospitata dal CAI, che spiega sulla questione, “Troppi incroci tra di loro, quelli della zona di Ballabio e Balisio sono malati, deboli e il numero dei capi è in forte ridimensionamento, al punto che noi stessi da tempo non li cacciamo”.
Molto frequenti ultimamente casi di caprioli morti soprattutto a causa della diminuzione di allerta nei confronti degli uomini e di autoveicoli lungo la Provinciale. E’ ormai opinione diffusa tra i cacciatori ballabiesi, che questi animali non godano di buona salute probabilmente a causa del fatto che i pochi caprioli rimasti continuano a procreare tra consanguinei dando campo fertile per l’aumento di malattie con conseguente diminuzione delle capacità di sopravvivenza.
Dalla Federcaccia viene consigliato un oculato piano di ripopolamento di questi ungulati per il quale sono state già avanzate le opportune proposte alle Autorità competenti. A dispetto dello stato di salute dei cugini caprioli invece i camosci dell’area stanno benissimo ed in aumento demografico; si contano attualmente circa un’ottantina di capi residenti tra i due versanti del Monte Due Mani.