Il movimento “La Coscienza degli animali” con una lettera aperta al Presidente del Consiglio alle Regioni e alle Associazioni Venatorie ha chiesto lo “Stato di calamità per gli animali”.
Con una “lettera aperta” al presidente del Consiglio Mario Monti, ai governatori regionali e ai presidenti delle associazioni venatorie, i fondatori del movimento “La Coscienza degli animali”, gli ex ministri Michela Vittoria Brambilla e Umberto Veronesi, e i “garanti” del manifesto – Susanna Tamaro, Franco Zeffirelli, Elio Fiorucci, Vittorio Feltri, Edoardo Stoppa, Don Luigi Lorenzetti, Maurizio Costanzo, Dacia Maraini e Margherita Hack – chiedono, in relazione alla grave siccità degli ultimi mesi, la proclamazione un vero e proprio “stato di calamità naturale” per la fauna selvatica, “con conseguenti provvedimenti di tutela” delle popolazioni animali in difficoltà, la sospensione della stagione venatoria e l’adesione degli stessi cacciatori all’appello.
“Sono sotto gli occhi di tutti – scrive il movimento da sempre per l’abolizione della caccia – le devastanti conseguenze, che affliggono la natura e gli animali per la perdurante siccità di quest’anno”. Secondo i fondatori del movimento “La Coscienza degli animali”, le creature che vivono libere nei boschi e nelle campagne sono agonizzanti per la sete: “Se non hanno già perso la vita negli incendi.
Le elevate temperature, la mancanza di precipitazioni, l’assenza di rugiada notturna sottopongono le specie animali ad uno straordinario stress fisico, con effetti devastanti sulla dinamica delle popolazioni”. Quando le fonti idriche sono ridotte e disperse, spiegano, “il maggior dispendio energetico necessario per raggiungerle rende più difficile la riproduzione ed è causa di elevata mortalità soprattutto tra gli individui più giovani, per i quali aumenta il rischio di contrarre malattie e di essere predati”.
Per il movimento, poi, c’è penuria di bacche, semi e insetti, che rappresentano la base della catena alimentare. Non c’è più erba né ci sono foglie, gli alberi stanno morendo. Con il prosciugamento delle zone paludose, infatti, tendono a ridursi o addirittura a sparire gli habitat acquatici. Ovunque, il Corpo forestale raccoglie corpicini di animali senza vita, documenta morie tra le cucciolate e le nidiate.
Insomma, proseguono i garanti, “viviamo una vera e propria tragedia, una situazione di emergenza e in queste condizioni, autorizzare l’attività venatoria equivarrebbe ad infliggere il colpo di grazia ad intere generazioni di animali, già falcidiate dalla siccità, violando la lettera e lo spirito della direttiva 147/2009 CE che consente la caccia solo se non danneggia le popolazioni di uccelli selvatici.
E violando il buon senso, ancor prima della legge. Perché non si può sparare a povere creature già moribonde, sarebbe come imbracciare il fucile in un campo di sterminio”. Di qui l’appello ai presidenti di Regioni perché si adoperino per non dare avvio alla stagione venatoria: “Poiché quella delle preaperture, previste per i prossimi giorni, è caccia d’appostamento, la concentrazione degli uccelli intorno alle poche zone umide rimaste rischierebbe di trasformarla in un vero e proprio massacro. Una follia suicida. Lo sanno bene i cacciatori stessi ai quali chiediamo, se davvero amano la natura come dicono di amarla, di unirsi al nostro appello”.
Il movimento “La Coscienza degli Animali” nasce dalla volontà della Brambilla e Veronesi, di dare voce a chi voce non ha e di contribuire in maniera significativa alla creazione di una nuova cultura di amore e tutela degli animali e di rispetto dei loro diritti. Altre importanti personalità hanno raccolto questo invito.
Da Margherita Hack a Susanna Tamaro, da Franco Zeffirelli a Dacia Maraini. E ancora: Renato Zero, Vittorio Feltri, Elio Fiorucci, Don Luigi Lorenzetti, Antoine Goetschel, Franco Bergamaschi e Edoardo Stoppa. Dal lavoro di questo pool di significativi difensori degli animali è nato il Manifesto sottoscritto da oltre centomila persone (vai al sito) allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di rispettare gli animali, e di porre fine alle diverse forme di crudeltà che purtroppo ancora oggi vengono praticate nei loro confronti.
In questi anni, La Coscienza degli animali ha promosso importanti campagne contro lo sfruttamento degli animali nell’allevamento per la produzione di carne, per la promozione di un’alimentazione “veg”, contro la vivisezione, lo sterminio degli animali da pelliccia e contro la caccia. La Coscienza degli Animali è un movimento in difesa della vita, che appartiene a tutte le creature e delle quali l’uomo non ha il diritto di disporre.
Fonte: il Giornale.it