Tutte le attenzioni degli agricoltori in genere sono rivolte allo storno come principale causa dei danni alle coltivazioni ma pare essere invece il picchio con le sue martellate a causare maggiori danni all’agricoltura.
Nelle aree agricole di Imola si contano danni provocati dagli animali selvatici per oltre 76mila euro con alberi da frutta rovinati, impianti di irrigazione gravemente danneggiati nonché piante di vario genere calpestate.
La Provincia di Bologna ha pubblicato i dati dei danni all’agricoltura causati dagli animali selvatici in un anno, nel periodo compreso tra il 1° Novembre 2010 e il 31 Ottobre 2011; secondo una classifica dei comuni della provincia più colpiti Imola si posiziona al secondo posto dopo il comune di Bentivoglio che ha subito danni per poco più di 78mila euro.
A seguire troviamo il comune di Castel San Pietro con danni accertati per 35.703 euro, Medicina con danni accertati per 12.286, Mordano con danni accertati per 9.286 euro, Borgo Tossignano con danni accertati per 1.050 euro ed altri comuni per danni accertati inferiori al 500euro; il totale dei danni registrati nel periodo in esame ammonta quindi a circa 136 mila euro.
Tra gli animali responsabili dei maggiori danni si trova soprattutto il picchio che secondo i dati raccolti ha causato danni per circa 42mila euro, mentre al secondo posto si trova la lepre che ha causato danni per circa 38mila euro.
Le altre specie di uccelli, tra cui lo storno, il gruccione, la ghiandaia, la cornacchia, il fagiano e il piccione, secondo i dati raccolti hanno causato danni per circa 35mila euro; infine nella lista degli animali dannosi troviamo l’istrice, la nutria, la volpe ed in alcuni comuni il lupo che provoca in genere danni a greggi e armenti più che alle coltivazioni.