Coldiretti Gorizia rappresenta in Provincia le problematiche legate all’eccessiva popolazione di cinghiali sul territorio discutendo una possibile soluzione; “Caccia aperta tutto lanno”.
In Provincia di Gorizia, è emergenza cinghiali e per la Coldiretti provinciale bisogna correre ai ripari. Così nella mattinata di ieri, si è tenuto nell’Ufficio gestione faunistico-venatoria della Provincia, un incontro con gli esponenti della stessa Amministrazione provinciale, della Regione, del Comune di Gorizia, delle varie organizzazioni professionali, di tutti gli Enti che si occupano della sicurezza civile ed ovviamente delle Associazioni Venatorie delle riserve di caccia. Tema dell’incontro gli ingenti danni arrecati alle colture agricole e la pericolosità per l’incolumità delle persone costituita dalla eccessiva presenza dei cinghiali sul territorio provinciale.
Numerose sono le segnalazioni di incidenti provocati da branchi di ungulati che spesso attraversano improvvisamente le strade provocando incidenti stradali che fortunatamente fino ad ora non hanno avuto vittime gravi. Secondo la Coldiretti provinciale per risolvere il problema bisogna definire quattro punti essenziali: l’introduzione di zone di contenimento per i cinghiali, ovvero aree del territorio dove questi animali non devono entrare e zone dove invece gli ungulati possono stazionare restando così lontani da case e terreni coltivati; estendere gli orari di caccia; aprire la caccia tutto l’anno per determinate specie animali considerate in sovrannumero e dannose; infine la riduzione delle popolazioni di cinghiali con l’abbattimento.
Proprio il direttore della Coldiretti Gorizia, Ivo Bozzato, ha affermato critico, “Ho paura che il problema cinghiali lo risolveremo soltanto quando si verificherà il primo incidente mortale causato da questo animale. Sarebbe folle pensare che questo accada, ma occorre trovare subito i rimedi”.
Bozzato ha poi aggiunto, “Come Coldiretti a tutti i sindaci e alla regione abbiamo indicato i quattro punti sui quali occorre ragionare. Sono necessarie scelte coraggiose come la riduzione dei cinghiali. Tocca alla Regione intervenire e predisporre le normative”.
Come a Gorizia anche nei comuni di Moraro, Mossa, Cormòns e in altri paesi tracce del passaggio di cinghiali sono state trovate all’interno di fondi agricoli, e vicino alle abitazioni; per questo motivo il responsabile Coldiretti della sezione di Moraro, Paolo Blasizza, ha lanciato la proposta che i Comuni di Moraro, Mossa, Capriva e San Lorenzo assieme alle riserve di caccia concordino un documento congiunto per sollecitare gli Enti preposti a risolvere il problema al più presto.
27 novembre 2012