Caccia e Fauna, FACE Europa supporta le Direttive europee “Uccelli” e Habitat invitando le Istituzioni dell’Unione Europea e gli Stati membri nell’azione supportorto e a riconoscere il valido ruolo della caccia nel conseguimento degli obbiettivi delle Direttive Natura.
La FACE è costantemente impegnata nel supporto di entrambe le Direttive, Uccelli e Habitat, come dimostrato dal suo impegno negli Accordi con le parti interessate sulle iniziative della Commissione Europea. La FACE invita le Istituzioni dell’Unione Europea e gli Stati membri a unirsi in questa azione di supporto e a riconoscere il valido ruolo della caccia nel conseguimento degli obbiettivi delle Direttive Natura.
Il contributo delle Direttive Natura alla biodiversitàLe Direttive Natura sono necessarie per il conseguimento dell’Obbiettivo 1 della Strategia della Biodiversità, ma anche per l’Obbiettivo 2 sul ripopolamento e contribuiscono all’Obbiettivo 6 aiutando l’Unione Europea a far fronte ai suoi impegni internazionali per la conservazione della biodiversità. Il Parlamento Europeo ha adottato la risoluzione sulla Strategia della biodiversità dell’UE 2020, finalizzando il processo di adozione al più alto livello politico nell’Unione Europea. Questo impegno ora deve essere adempiuto. Le Direttive Natura sono strumenti familiari agli Stati Membri, avendole già inserite nella legislazione internazionale e, pertanto, in grado di conseguire gli obbiettivi. Un’eventuale nuova legislazione non affronterà questioni che le Direttive Natura non abbiano già superato.
Le Direttive Natura sono strumenti appropriati per conseguire gli obbiettivi della Biodiversità, ma richiedono un maggior supporto politico e volontà di applicarle in modo favorevole. Sarebbe anche utile dare priorità alle specie in uno stato più sfavorevole, piuttosto che dare risorse a specie carismatiche. Bisognerebbe ricordare che la Direttiva Habitat copre 1.200 specie di animali e piante selvatiche, una maggioranza di cui (60%) è in uno stato non buono di conservazione. Per la Direttiva Uccelli la situazione è migliore, con il 52% di specie di popolazione in uno stato “sicuro”, ma è logico perché copre tutte le specie, sia le rare che le comuni. L’evidenza mostra ancora che le misure di protezione secondo la Direttiva Uccelli sono state utili nel conseguimento dei risultati.
La rete Natura 2000, offrendo protezione vitale alle specie e habitat d’Europa più minacciati, rappresenta uno dei principali risultati della politica UE sulla natura. Quest’ultima trae vantaggio dal fatto che è basata sul principio di conservazione ed uso sostenibile, assicurando coesistenza duratura con le attività umane e la conservazione della biodiversità, che come tale non è in contraddizione con la caccia.
Il contributo delle Direttive Natura alla caccia e alla sua governance.
La Direttiva Uccelli riconosce completamente la legittimità della caccia agli uccelli selvatici come un tipo di uso sostenibile. La caccia è una attività che fornisce significativi benefici sociali, culturali, economici e ambientali in tutta l’Unione Europea. È limitata ad alcune specie, elencate nella Direttiva, che fornisce anche una serie di principi ecologici e requisiti legali relativi a questa attività, da applicare tramite la legislazione degli Stati Membri. Questa fornisce la struttura per la governance della caccia. Nonostante questo riconoscimento, la caccia è troppo spesso incolpata di essere nociva agli obbiettivi ambientali anche se l’evidenza suggerisce che alcuni impatti sono di poca importanza in confronto a problemi come la perdita di habitat. Invece, se autorizzata, la caccia può fornire netti e significativi benefici.
Se le Direttive Natura continuano ad essere applicate in senso eccessivamente restrittivo nei riguardi della caccia allora questi benefici potrebbero essere ridotti, con impatto negativo sulle economie rurali e il conseguimento degli scopi ambientali della UE. Questa non è una mancanza di alternative delle Direttive Natura ma è dovuta alla sua interpretazione ed applicazione. Come parte interessata partecipante alle consultazioni sulla struttura del Controllo di Idoneità della Legislazione dell’UE sulla natura, la FACE afferma che le Direttive sono del tutto idonee a sostenere gli obbiettivi strategici per la protezione della natura nella UE.
La FACE invita l’Unione Europea ad un maggior riconoscimento dei cacciatori nel loro ruolo per il conseguimento di obbiettivi ambientali. Questo è stato evidenziato durante il convegno, svoltosi nel settembre dello scorso anno in occasione dei 35 anni della Direttiva Uccelli e dei 10 anni dell’Accordo BirdLife-FACE. La FACE invita ugualmente ad una maggiore conoscenza dell’importanza dei 7 milioni di cacciatori europei e che il loro ruolo nel conseguimento degli obbiettivi strategici delle Direttive sia meglio riconosciuto.
( 24 giugno 2015 )
Federcaccia