Al Parlamento Europeo di parla di richiami vivi per la caccia alla migratoria; approvati gli emendamenti di Zanoni.
Nei giorni scorsi la Commissione Ambiente ha approvato una relazione con la quale si chiede alla Commissione europea una maggiore tutela e maggiori accorgimenti per il benessere degli animali; approvati gli emendamenti dell’eurodeputato Andrea Zanoni, tra i quali quello che prevede che “la legge quadro europea sul benessere degli animali debba includere misure volte a risolvere il problema del possesso di uccelli selvatici, catturati o allevati, utilizzati come richiami vivi nella caccia di uccelli migratori, in condizioni incompatibili con la loro natura”.
I richiami vivi sono in genere quegli uccelli utilizzati per la caccia alla migratoria di specie quali l’Allodola, il Tordo bottaccio, il Tordo sassello, la Cesena, il Merlo, il Fringuello, la Peppola, la Pispola e il Prispolone, soprattutto in regioni come Toscana, Lombardia e Veneto ove questo metodo di caccia fa parte della tradizione venatoria. La cattura di questi uccelli da richiamo viene praticata con reti da uccellagione in deroga alla direttiva Uccelli 147/2009/UE che in effetti vieta tale pratica.
Secondo gli animalisti gli uccelli da richiamo verrebbero sottoposti ad un trattamento drastico e crudele che ne stravolgerebbe il ciclo biologico facendogli credere di essere già in inverno, periodo nuziale, in modo da fargli emettere i richiami anche in autunno quando in effetti viene praticata la caccia alla migratoria.
Inoltre la detenzione di questi uccelli secondo gli ambientalisti sarebbe una segregazione da incubo con condizioni molto precarie che ne porterebbero tanti alla morte certa; proprio a causa dell’alto tasso di mortalità dei richiami vivi ogni anno si procede a nuove catture.
L’eurodeputato di IdV, Andrea Zanoni, vice presidente dell’intergruppo Benessere degli animali al Parlamento europeo, ha commentato la questione, “Bisogna porre fine all’uso barbaro, incivile e ormai inaccettabile dei richiami vivi nella caccia da appostamento ai piccoli uccelli migratori”.
Proseguendo Zanoni ha affermato soddisfatto, “Sono contento che il mio emendamento sia passato a larga maggioranza, ho dovuto faticare un po’ per far capire ai miei colleghi della commissione di che cosa si trattava perché a quanto pare nel resto d’Europa questa nefandezza è sconosciuta e l’Italia è l’ultimo dei paesi UE che fa una di questa barbara pratica. Ora seguirò l’iter di questa relazione che dovrà essere votata dalla Commissione AGRI – Agricoltura e in seguito dal Parlamento Europeo”.