Caccia e Fauna: Bologna, un branco di lupi ha sbranato e un gregge di capre nella zona di Gadelle di Porretta; ventidue gli animali uccisi e in parte divorati.
Un branco di lupi l’altra notte ha sbranato ventidue capre in una azienda agricola di Gadelle, fra Capugnano e Castelluccio di Porretta. Il gregge era di proprietà dell’agricoltore Gilberto Biagi, 65 anni, la cui abitazione dista circa 200 metri dal recinto dove c’è l’ovile. “Non mi sono preoccupato dell’abbaiare dei cani, lo fanno tutte le notti e se ci facessi caso non dormirei un minuto”, afferma Biagi che all’alba di ieri si è trovato di fronte ad una strage senza precedenti per la stessa località e per altre dell’Alta Valle del Reno.
“Di lupi ne ho visti circolare parecchi negli ultimi tempi – ricorda Biagi -, mai però era accaduto un episodio come quello delle ultime ore. Nel 2010 venne sgozzata una prima capra e nel 2011 una seconda ed evidentemente in entrambe le situazioni ad agire fu un lupo solitario, ma ora ci vuol poco a capire come nell’ultimo caso abbia compiuto l’assalto un branco piuttosto numeroso”.
L’agricoltore allarga sconsolato le braccia e manifesta la propria preoccupazione: “Dopo le prime due uccisioni ho montato nel recinto una rete metallica elettrosaldata alta più di un metro e mezzo, mica posso costruire il muro di Berlino… Temo che i lupi facciano ritorno per ultimare il raid che mi ha creato un danno di sicuro non inferiore a 6mila euro. Ho provveduto ad avvisare la Polizia provinciale e il servizio veterinario dell’Asl per gli accertamenti di rito sull’area recintata, che è di quasi 1.500 metri quadrati”.
La vicenda di Gilberto Biagi verrà presa in esame al più presto dalla giunta dell’Unione Alto Reno, comprendente i Comuni di Porretta, Granaglione, Lizzano e Camugnano. Il suo presidente e sindaco granaglionese, Giuseppe Nanni, commenta: “Non vogliamo certo fare dell’allarmismo, siamo però di fronte a un problema che sta crescendo di dimensioni. Intendiamo farlo presente alla Provincia al fine di trovare una risoluzione poiché di lupi, in branchi o solitari, se ne stanno vedendo nell’Alto Reno e compiono svariati assalti agli ovili. Non vorremmo che si dimostrassero pericolosi e che si perpetuasse l’atteggiamento di salvaguardare maggiormente gli animali rispetto agli esseri umani”.
( 8 settembre 2014 )
Fonte: IlRestodelCarlino