Caccia e Fauna: Basilicata, convegno sulla gestione dei cinghiali nel Parco Appennino Lucano; tema ad alta sensibilità per agricoltori, associazioni venatorie e istituzioni preposte alla salvaguardia dell’ambiente.
Gestire le implicazioni legate alla presenza dei cinghiali nelle aree protette e tentare di trasformare il problema in opportunità. È questo il filo rosso intorno al quale è ruotato il convegno che si è svolto ieri a Marsico Nuovo sul tema “Programma per la gestione del cinghiale nel Parco Appennino Lucano”. Attorno al tavolo – spiega una nota – rappresentanti istituzionali, esperti e rappresentanti di categoria e di associazioni ambientaliste che hanno risposto all’invito dell’Ente Parco di approfondire un tema ad alta sensibilità per agricoltori, associazioni venatorie e istituzioni preposte alla salvaguardia dell’ambiente. A dimostrare la sensibilità che verso il tema nutrono gli enti gestori delle aree protette, hanno aperto e chiuso i lavori i rappresentanti regionale e nazionale di Federparchi Totaro e Sammuri.
Il presidente del Parco Appennino Lucano, e coordinatore di Federparchi Basilicata, Domenico Totaro, ha introdotto le linee generali della problematica, accennando agli interventi che l’Ente Parco sta adottando a riguardo. Sono intervenuti Rosalia Botta, responsabile dell’Ufficio Natura dell’Ente Parco, il sindaco di Marsico Nuovo Domenico Vita, Federico Morimando, naturalista e collaboratore di Federparchi, che ha tracciato il percorso storico e naturale attraverso il quale l’intera Europa è passata dai pochi insediamenti di cinghiali del primo del ‘900 all’altissima diffusione di oggi, Egidio Mallia, faunista e veterinario del Parco Gallipoli Cognato, Carlo Gilio del dipartimento Ambiente della Regione, il responsabile del CTA del Corpo Forestale dello Stato Mario Guariglia, Rocco Sileo dell’Alsia, Manfredelli, Carbone e Pisani per il mondo dell’agricoltura, in rappresentanza dei cacciatori Antonio Trombetta dell’ATC n. 2, l’assessore Provinciale a Caccia e Pesca Nicola Figliuolo, il responsabile delle aree protette di Legambiente Antonio Nicoletti.
In conclusione il presidente Sammuri, ha fatto riferimento al progetto di limitazione dei danni da fauna relativo alla direttiva ministeriale sulla biodiversità a cui Federparchi lavorerà mettendo insieme enti gestori di aree protette di varie parti d’Italia. La formazione a chi è chiamato a intervenire nella cattura e un approccio non ideologico al problema, che permetta di modulare gli interventi considerando i benefici previsti, sono stati i temi con cui il presidente di Federaparchi ha chiuso i lavori del convegno.
9 aprile 2013
Regione Basilicata