ANUU Migratoristi commenta il comportamento indifferente degli animalisti di tutta Italia nei confronti delle difficoltà della fauna selvatica dovute alle inconsuete avverse condizioni meteorologiche.
Ghiaccio e neve: Poveri animali? Ma va là… (ovvero la dubbia morale degli animalisti). Da due settimane neve e gelo flagellano buona parte d’Italia, dal monte al piano e persino sulle coste. Era dal 1985 che non si verificava una configurazione meteorologica di questo genere e di tale estensione, con una persistente confluenza di masse d’aria glaciale dall’est europeo accompagnate da forti venti, tempeste di neve, accumuli nevosi al suolo di metri, con pesanti impatti sulla vita e le attività quotidiane dell’intera popolazione nazionale, nonostante il valore del volontariato fatto di partecipazione attiva di tanta gente dei nostri piccoli comuni di collina e montagna, unitamente alle forze istituzionali la cui presenza sul territorio è il collante della viva realtà italiana.
Gli eventi sono cominciati fra il 30 e 31 gennaio, ovvero subito dopo la chiusura della stagione venatoria 2011/12 (poiché il 31 è caduto di martedì, giornata di silenzio venatorio ai sensi di legge) e non sarà quindi un caso se nessuna – e ribadiamo nessuna – associazione animalista o ambientalista abbia proferito o scritto la benché minima parola sull’emergenza meteorologica in atto.
Perché, si sa, l’inclemenza del tempo crea difficoltà agli animali selvatici soltanto se la stagione di caccia è aperta, mentre quando è terminata, come in queste ultime due settimane, la fauna se la passa alla grande e non patisce minimamente il freddo acuto, la spessa coltre bianca, l’urlo del vento di tramontana.
Delle due, perciò, l’una: o tutte le volte che per un po’ di neve hanno gridato contro i cacciatori hanno gridato calunnie, perché gli animali se la passano comunque bene e senza alcuna difficoltà; oppure, degli animali in quanto tali non gliene importa proprio nulla, essendo i medesimi solo un pretesto per dare addosso ai cacciatori cattivi (ma se i cacciatori sono già costretti a casa, allora degli animali chi se ne impipa!!!).
Senza dimenticare che, col terreno coperto in tutto o per la maggior parte di neve, tranne rarissime eccezioni, la caccia viene automaticamente chiusa come la legislazione vigente prevede. Come riescono i nostrani animalisti a non arrossire per tale loro menzognera spudoratezza? Almeno li potremmo individuare senza la necessità che aprano bocca snocciolando tutte quelle idiozie cui non ci abitueremo mai… Speriamo almeno che questo imponente assalto del Generale Inverno si avvii a una rapida conclusione!
ANUU Migratoristi